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CINEGATTO: AVATAR 2 TRASCINA COME LE ONDE DEL MARE E PRENDE A SCHIAFFI LE COSCIENZE

 Avatar 2: La via dell'acqua è al cinema!


Scheda Film



Avatar 2: La Via dell'Acqua, il film diretto da James Cameron, è il sequel in live action del film campione d'incassi Avatar del 2009. La storia è ambientata diversi anni dopo, ritroviamo i due protagonisti Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana), ancora insieme e con figli al seguito, pronti a esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l'umanità. È la storia della famiglia Sully, ma anche di un popolo che dovrà affrontare diversi pericoli, nuove battaglie e tragedie per capire fin dove è disposto ad arrivare pur di tenersi al sicuro e sopravvivere.
Del cast fanno parte i nuovi arrivati Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh e Vin Diesel che insieme a Sam Worthington e Zoe Saldana, raggiungono i protagonisti già visti nel primo film Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Matt Gerald e Giovanni Ribisi.

AVATAR 2 TRASCINA COME LE ONDE DEL MARE E PRENDE A SCHIAFFI LE COSCIENZE

Sono trascorsi ventitré anni dal primo capitolo di Avatar (semicit. da leggere con il tono di Rose anziana). Conosciamo bene i traguardi e i riconoscimenti del primo film che vede protagonisti i giganti blu diretti da James Cameron e, per questo, la difficoltà maggiore per Avatar 2 è di essere all'altezza. Incredibilmente, la visione di Avatar: La via dell'acqua è stata ancora più piacevole del primo film. 




Si scorge adesso il progetto di una serie di film tra loro collegati di cui parlava Cameron circa dieci anni fa. I protagonisti sono ancora i componenti della famiglia Sully, ma ancor di più l'ambiente. L'amore di Cameron per l'acqua è da sempre noto, tanto da aver inserito all'interno di Avatar 2 delle scene che ricordano fin troppo l'amato Titanic... apprezzatissimo all'inizio, ma si è lasciato prendere un po' la mano. Tralasciando il discorso navi-scialuppe-allagamenti, l'acqua è la protagonista di questo nuovo film, tanto importante da essere già nel titolo. La via dell'acqua è infinita, ci prende per mano e ci accompagna attraverso le meraviglie di un popolo marino che abita al di là degli spazi verdi di Pandora, e che personalmente mi ha affascinato molto di più. Chiaro l'intento di inquadrare e mostrare le meraviglie di una natura incontaminata, di condannare l'inutile e raccapricciante spirito di distruzione degli esseri umani verso creature e ambienti, ecosistemi interi. I popoli considerati primitivi perché non tecnologici sono decisamente migliori di chi pensa di conquistare uccidendo e distruggendo la natura. La connessione dei popoli del mare con le creature dell'oceano è impensabile per noi, che non ricordiamo nemmeno il valore di ciò che ci circonda, riconducendolo a un puro "valore" economico. Questo messaggio fuoriesce prepotentemente da Avatar 2 e mostra con riferimenti molto chiari cosa l'uomo è disposto a fare pur di guadagnare denaro. La denuncia di Cameron è rivolta a noi tutti, lanciando ancora una volta un messaggio molto presente nei film degli ultimi anni, ma che è sempre bene sottolineare e accogliere, per poi riflettere e agire di conseguenza. 




Ma cosa c'è oltre al messaggio? Una spettacolare immersione negli abissi, nel blu delle acque che ci rendono leggeri e fluttuanti, così come l'incredibile sensazione che si prova nella - purtroppo breve - scena senza gravità. Ci sono tante nuove creature, battaglie, immersioni. Cresce l'attenzione per i particolari del volto, per la mimica facciale e per i gesti. La sceneggiatura convince, nonostante la durata di oltre tre ore del film che, però, scorrono piacevolmente. La fotografia è bellissima, la tecnologia e il motion capture raggiungono livelli mai visti fino ad ora (pensate alle difficoltà di girare le scene subacquee, ad esempio...). Ma - c'è un ma - Avatar 2 non è perfetto, il montaggio è spesso troppo veloce, o troppo lento, con errori di raccordo. I punti forti del film sono in primis la sceneggiatura, che questa volta convince pienamente, al contrario del primo film che peccava di contaminazione pocahontassiana; la tecnica strabiliante di cui Cameron si conferma maestro; la colonna sonora, compreso gli effetti sonori, grazie ai quali l'intero film mantiene costantemente un buon ritmo e risulta convincente e avvolgente in ogni movimento, immersione, battaglia. 
Avatar 2 è un trionfo per gli occhi, a volte confortante e a volte difficile da guardare perché crudo nella sua denuncia necessaria. Bisogna andare al cinema per vederlo (rigorosamente in 3D), perché è uno di quei film che hanno bisogno di tempo, di attenzione. Va visto lontano dalle distrazioni dei cellulari. Prendete tre ore del vostro tempo e concedetevi questa immersione nel blu dello sconfinato, rilassante, meraviglioso oceano. 
P.s.: amore assoluto per il grande Payakan!







 
                                           

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