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CINEGATTO: HALLOWEEN ENDS CHIUDE LA STORICA SAGA DI MICHAEL MYERS

Halloween Ends diretto da David Gordon Green è al cinema!


Scheda Film



Halloween Ends, film diretto da David Gordon Green, è il tredicesimo film della saga sul serial killer Michael Myers. Ambientato quattro anni dopo Halloween Kills (2021), vede Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) intenta a scrivere le sue memorie dopo essere scampata all'ultimo attacco di Michael insieme a sua nipote Allyson (Andi Matichak). Di Myers non si ha più alcuna notizia e non è stato mai più avvistato. È così che l'anziana Laurie può finalmente riprendersi la sua vita, senza il tormento vissuto per decenni dato dalla paura di un possibile ritorno di suo fratello.
A spazzare via questo momento di tranquillità è la notizia di un omicidio: un ragazzo di nome Corey Cunningham (Rohan Campbell) è accusato di aver ucciso un bambino a cui faceva da babysitter. Da questo momento ha inizio una spirale di violenza che porterà Laurie a fare i conti definitivamente con un male che non è mai riuscita a controllare. 

HALLOWEEN ENDS CHIUDE LA STORICA SAGA DI MICHAEL MYERS 

Siamo giunti alla conclusione di una saga horror storica, quella iniziata nel 1978 da John Carpenter con il primo Halloween - La notte delle Streghe. La lotta tra Michael Myers e Laurie Strode ci ha appassionati per tredici film perché, in fin dei conti, si è sempre trattato di loro due. 

Con Halloween Ends ci ritroviamo nel 2019, a seguito degli eventi di Halloween Kills (recensione: https://www.ilsalottodelgattolibraio.it/2022/06/cinegatto-un-michael-myers.html), e l'atmosfera sa di finale in tutte le sue parti. Una resa dei conti giunta al termine dopo quarantaquattro anni. Se non volete sapere di più, non continuate a leggere!






SPOILER!!!!




Sorprendentemente, il film non è incentrato su Michael Myers quanto sul suo effetto: una città che in questi decenni ha coltivato la paura e l'ha trasformata in rabbia, il dolore che ha colpito i parenti delle tante vittime di Myers che è adesso odio e insofferenza. La storia segue per gran parte del film un ragazzo di nome Corey (Rohan Campbell) la cui colpa viene introdotta nell'epilogo, ovvero quella di aver ucciso accidentalmente il bambino di cui era il baby sitter. Segnato da questo evento mai dimenticato anche grazie al giudizio quotidiano della cittadina, Corey incontra e s'innamora di Allyson (Andi Matichak), nipote di Laurie (Jamie Lee Curtis). Ma è proprio la nonna che riconosce nel ragazzo lo stesso sguardo di Michael che, infatti, lo ha lasciato in vita notando in lui quella scintilla da potenziale serial killer. E aveva visto bene: Corey, sotto il maestro Michael, dà il via a una serie di delitti cercando di raggiungere il livello di Myers. Detto così, sembra che il film voglia elogiare la tecnica e la maestria di Michael Myers nell'uccidere le sue vittime, elevandolo a chissà cosa. In realtà, è tipico delle saghe horror avere un protagonista talmente forte da essere innalzato a livello di idolo. Si pensi a quante action figures girano sul mercato! Qui non si discute il fatto che Myers sia un pazzo da fermare, ma che la sua essenza è l'essenza stessa del film, così potente da vivere anche dopo la sua morte nei potenziali mini serial killer. Cosa vuol dire? Vuol dire che ci sarà sempre qualcuno con quella scintilla pazza negli occhi che sentirà il desiderio di uccidere, di vendicarsi, di provare un brivido per noi incomprensibile - come il brividino che si vede in Michael quando uccide la guardia nel sottosuolo. Il bello degli horror è che non vanno capiti, non ci si deve scusare per il fatto che ci piace guardarli, non gli si chiede nemmeno la coerenza o la veridicità. Il bello degli horror è che sono in grado di portare sullo schermo le nostre paure per un paio di ore, farci vedere cose che ci stuzzicano nella finzione e che non vorremmo mai vedere nella realtà. Sono in grado di farci saltare dalla sedia, spaventare, battere il cuore. Nel caso di Halloween e di saghe analoghe, poi, c'è anche una sorta di commozione: i due antagonisti, così uguali e diversissimi tra loro, che si sono cercati e odiati e combattuti per una vita intera, si scontrano per l'ultima volta consapevoli che così e solo così poteva finire. Incredibilmente, Laurie viene risparmiata dagli sceneggiatori, forse perché anche per lei è giunto il momento di vivere senza paura, di poter ammirare la fioritura dei ciliegi in Giappone insieme a Frank (Will Patton) alla conquista di una normalità che non ha mai avuto il privilegio di possedere. 

In definitiva, Halloween Ends non è il filmone che ci aspettavamo, ma conclude una saga storica e lo fa bene. Perché al di là dell'intero svolgimento che non entusiasma più di tanto - sì, avremmo preferito vedere più Michael Myers. Sì, avremmo voluto l'ennesimo film di Halloween copia e incolla - la lotta finale tra Michael e Laurie è giusta, così come lo svelamento del volto dietro la maschera e la sorta di corteo a cui partecipa tutta la città dietro il cadavere di Myers. Come dicevo, i simboli non sono solo positivi, Myers lo era per quella città, in tutta la sua connotazione negativa. Ed è finita, è stato ridotto in polvere e il male che ha lasciato si spera sia evaporato con lui. 
Halloween Ends chiude la trilogia ma anche i quarantaquattro anni di saga, concludendosi con l'unico scontro che volevamo e potevamo immaginare. In futuro, di sicuro, qualche altro indosserà la maschera di Myers sullo schermo, ne sono certa. 







                                           

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