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GATTO TV: OMICIDIO A EASTTOWN

Ciao Gattolettori,
Le vacanze sono agli sgoccioli, l’autunno è praticamente alle porte (crediamoci), quindi oggi parleremo della serie perfetta per gettarsi alle spalle "lu sole, lu mare e lu ientu" senza correre il rischio di essere travolti dalla nostalgia. Pronti?



Scheda Serie TV



Mare Sheehan, investigatrice della polizia d'ufficio in una piccola città della Pennsylvania, indaga su un brutale omicidio, mentre cerca di evitare che la sua vita vada in pezzi.
RECENSIONE
 
Via! Ecco che Omicidio a Easttown ci proietta sin dal primissimo istante nella provincia americana. Quella fatta di piccole comunità chiuse, in cui tutti, se non sono imparentati, comunque si conoscono. L'Easttown del titolo, appunto. Purtroppo, la versione italiana non gli rende giustizia, perché al posto del banale “omicidio” ci vorrebbe proprio la Mare dell'originale: Mare of Easttown. 
 
 
Dunque Marianne, Mare per gli amici, è il detective incaricato di indagare sull'efferato omicidio che ha sconvolto la cittadina dov'è cresciuta, dove anni prima si è distinta per meriti sportivi, e il cui peso è costretta a reggere interamente su di sé. Perché, se è già difficile portare avanti delle indagini, in un ambiente ostile, in cui ognuno può specchiarsi nell'altro e riconoscervi il proprio lato peggiore, lo è ancora di più. Mare, a poco più di quarant'anni, è una donna, una ex-moglie, una madre e persino una nonna: troppo da sopportare per la mentalità ristretta di quell'America trascurata e dimenticata, fatta di piccoli centri dove non c'è margine di apertura. 
 
 
Omicidio a Easttown è senza dubbio una miniserie di cui non si parla abbastanza, sebbene sia un prodotto di qualità, che ha ricevuto molteplici riconoscimenti e vale la pena di (ri)scoprire. Il cast d'eccezione, su tutti la superba Kate Winslet, non è soltanto uno specchietto per le allodole. Tutt'altro. E la fotografia contribuisce a incuriosire lo spettatore, facendogli scoprire paesaggi di cui, altrimenti, ignorerebbe l'esistenza. E sarebbe un vero peccato.


E adesso vi lascio con qualche curiosità:

  1. Secondo quanto rivelato dal regista Craig Zobel, Kate Winslet (Mare) era l’unica attrice del cast abbastanza sicura di sé da tornare al proprio accento natìo tra un ciak e l’altro. Il resto degli attori era troppo terrorizzato di perdere il difficilissimo accento “Delco” acquisito appositamente per il ruolo.
  2. Kate Winslet e Julianne Nicholson sono amiche nella realtà ed è stata la stessa Winslet a raccomandare l’amica per la parte di Lori, data la centralità del rapporto d’amicizia tra i due personaggi nella trama della serie.
  3. Evan Peters (Colin Zabel) ha dichiarato che la dinamica del rapporto tra lui e Kate Winslet rispecchia quella tra i loro personaggi, con lui che è intimidito e nello stesso tempo pronto a imparare dalla collega.
  4. Guy Pierce e Kate Winslet hanno dovuto fare la quarantena insieme dopo il momentaneo stop alle riprese per la pandemia Covid-19. Kate Winslet, che aveva una cotta adolescenziale per il collega, si è trovata a prenderlo in giro per la sua mania del riciclo, sostenendo che non avrebbe mai immaginato che sarebbe finita a buttare la spazzatura con lui quando era il centro delle sue fantasie di ragazzina.
  5. Jean Smart (Helen, la madre di Mare) e Kate Winslet hanno improvvisato alcune delle loro scene insieme. Questo ha costretto la crew a soffocare le risate pur di non rovinare le riprese.

1 commento

  1. Non male sì, ma convincente era soprattutto l'attrice protagonista, perché il resto non tanto.

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