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RECENSIONE: IL FANTASMA DI CANTERVILLE DI OSCAR WILDE

Buongiorno Gattolettori,
grazie alla Challenge #Classici per un anno ho deciso di recuperare qualche classico che da tempo avevo in mente di leggere. Ho voluto quindi iniziare gennaio con Leggi un classico che come personaggio protagonista ha un non-umano, ovvero Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde.


Il fantasma di Canterville
di Oscar Wilde
                                                      

Genere: Narrativa x ragazzi
Editore: Edizioni Theoria
Prezzo: € 3,50 
Pagine: 80
Uscita: 22 maggio 2019
 
Il fantasma di Canterville è un racconto umoristico scritto nel 1887. Hiram Otis, un uomo politico nordamericano, compra l’antica tenuta di Canterville Chase, nella campagna inglese, e vi si trasferisce con la famiglia, per nulla spaventato dal fatto che la proprietà sia abitata da un fantasma. Lo spettro di sir Simon, infatti, comparso nel 1584 dopo avere ucciso la propria moglie, per tre secoli ha terrorizzato gli abitanti di Canterville, spesso fino alla follia. Ma gli Otis sono pratici americani, fiduciosi nella natura, nel progresso e nel denaro, perciò inutilmente sir Simon mette in atto con loro tutti i trucchi del suo lugubre repertorio: la famiglia è divertita dallo spirito dell’antico padrone di casa e i figli più piccoli lo prendono di mira con trappole e scherzi, che lo umiliano e lo convincono a non farsi più vedere. Solo la quindicenne Virginia, sensibile e affettuosa, si commuove per il suo infelice destino e decide di aiutarlo a trovare finalmente pace nell’Aldilà. Con il suo Fantasma Oscar Wilde scrive una divertente parodia dei racconti dell’orrore in voga nell’Ottocento. La sua profonda ironia coinvolge anche la società: sia l’Inghilterra vittoriana, con il suo attaccamento alle tradizioni aristocratiche, sia gli eccessi del materialismo americano. Il lieto fine suggerisce che tra queste due opposte visioni del mondo è possibile un compromesso, fondato sull’empatia e la comprensione dell’altro. Un messaggio importante, proposto con una trama lieve e scherzosa, adatta a lettori dai 12 anni in su.
RECENSIONE

 

Dire che si tratta di un libro horror equivale a commettere un grandissimo errore. Oscar Wilde infatti con il suo Fantasma di Canterville, si è cimentato più su una storia umoristica e divertente in cui un fantasma, Sir Simon, dopo aver spaventanto intere generazioni per secoli, viene considerato quasi una persona qualunque, dall'ultima famiglia che è appena entrata in possesso dell’antica tenuta di Canterville Chase.

 

La famiglia Otis infatti, fin dalle prime apparizioni di Sir Simon, è del tutto indifferente e per nulla spaventata, dalla presenza di questa entità. Pensate gli lasciano anche dell'olio per lubrificare quelle fastidiose catene che non fanno che disturbare il loro sonno notturno e addirittura i figli più piccoli, si divertono a indispettire Sir Simon, con una serie di scherzi e di dispetti come prenderlo a cuscinate o tendendogli degli agguati nel buio. 

 

A quanto pare l'unica a provare pena per il fantasma e a credere nella sua esistenza, è la giovane Virginia Otis, la figlia maggiore degli Otis che accorgendosi che qualcosa nello stato d'animo del fantasma sta cambiando decide di aiutarlo finché... sparisce nel nulla con lui. Quando riapparirà, l'epilogo finale, lascerà tutti a bocca aperta.

Oscar Wilde ci ha così voluto regalare un altro personaggio emblematico, tormentato e malinconico che dopo aver ucciso la moglie, è costretto a vivere per sempre nella colpa. Il racconto è ambientato nell’Inghilterra vittoriana di fine’800 e Oscar Wilde come sempre, ne descrive alla perfezione usi e costumi dell'epoca.

 

È un romanzo breve, ma coinvolgente, in pochissime pagine infatti saranno tanti gli avvenimenti che vi terranno incollati alle pagine se poi, dopo averlo letto volete anche allenarvi con l'inglese, in queste edizione integrale troverete anche il testo inglese a fronte.

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