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PAGINA 69 #9

Eccomi nuovamente qui readers,
con un altro appuntamento dedicato alla Rubrica di Pagina 69 in cui abbiamo ospitato  Diego Manca e il suo libro Trilli: Riflessioni di una gatta in decenza.

Pagina 69

Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro 

Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti

Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione

Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
TRILLI: RIFLESSIONI DI UNA GATTA IN DECENZA   DIEGO MANCA

Genere:
Narrativa
Prezzo: €16,00 (ebook € 10,99)
Editore: Ultra
Link Acquisto QUI
Taglia piccola, all’apparenza due anni di età, pelo corto di tre colori e una “mascherina” sul musetto a dividerlo in due metà perfette. Trilli, micia dagli occhi azzurri, è rimasta in degenza nell’ambulatorio veterinario dell’autore per diverse settimane. Questa è la sua storia. Nel periodo trascorso in ambulatorio, la gatta ha avuto modo di conoscere tanti quattro zampe: una cagna da caccia, una gatta randagia, un cane guida per non vedenti, tre gattini abbandonati, un gatto da esposizione e altri ancora. L’empatia con alcuni di loro è stata immediata, con altri un po’ più lenta. Mentre Trilli guardava quel mondo per lei insolito, l’autore osservava lei, il suo linguaggio non verbale, il suo modo di comunicare e reagire agli incontri. Bastava poco per capire che su ogni novità Trilli rifletteva. Il suo sguardo soppesava e “decifrava”, in un battito di ciglia, ogni nuovo arrivato. E il giudizio di un gatto è insindacabile: diceva Ernest Hemingway, «Gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no». Di situazione in situazione, tra ipotetici pensieri della micia e spunti di riflessione validi per tutti, una storia d’amore per il mondo felino.

ESTRATTO
 
Il libro racconta la storia di una micia, di nome Trilli, ricoverata in degenza nel mio ambulatorio per diverse settimane poiché aveva subìto un brutto incidente. Questo libro raccoglie le ipotetiche riflessioni che la mente di un gatto ha potuto elaborare; è la visione del mondo da parte di un essere vivente che nel suo misterioso modo di osservare la realtà ci regala lezioni di vita e perle di saggezza. All’inizio racconterà un po' di sé, dell’incidente che ha subito, dei danni fisici e della perdita di parte della memoria. Nel corso di questo lungo periodo trascorso in degenza, Trilli ha avuto l’opportunità di conoscere tanti quattro zampe; con alcuni l’empatia è stata immediata, con altri un po' meno. Come per tutti gli animali, il suo linguaggio verbale non mi era comprensibile, bastava però osservare i suoi occhi e l’atteggiamento del suo corpo, per capire che lei rifletteva e meditava le situazioni particolari che ogni giorno accadevano in sala degenza. 
 
Trilli racconterà che è stata sistemata al terzo piano di una spaziosa gabbia da dove riesce a dominare tutto, del rapporto molto bello con i veterinari che l’accudiscono, e dei vari incontri in sala degenza. Svelerà che cane e gatto si comprendono abbastanza bene pur non parlando la stessa lingua. E’ come se un italiano conversasse con uno spagnolo. Il senso di una frase lo si capisce, è abbastanza intuitivo; quindi delle chiacchierate e riflessioni, come ad esempio quello con una cagna da caccia, con una gatta randagia, un cane guida per non vedenti, tre gattini abbandonati, un gatto da esposizione, una gatta che “lavorava” in un circo, oppure con un micio con problemi comportamentali e altri ancora. I 6 veterinari che lavorano nell’ambulatorio dove è stata ricoverata, lei li identifica così: quello dalle braccia forti, quello con il tatuaggio, il dottore dalla mano leggera, con gli occhiali, la cravatta e la dottoressa, che Trilli riconosce ancora prima di vederla perché uno dei suoi zoccoli, mentre cammina, emette una specie di squittio, che la veterinaria probabilmente non sente nemmeno.

DIEGO MANCA

Diego Manca,
medico veterinario, è Direttore sanitario e socio fondatore dell’Ambulatorio “Lago d’Orta” e svolge la sua professione ad Omegna (VB). Ha pubblicato una decina libri gli ultimi dei quali sono: “Coccole di gatto” Consigli veterinari e aforismi sul mondo dei mici”, “Storie da leccarsi i baffi” I gatti raccontati dal veterinario (Castelvecchi Editore) e, “Manuale (semiserio) sull’educazione del cane” Imprimatur Editore (Rizzoli promozione e distribuzione). E' stato ospite di trasmissioni televisive, fra le quali UNO Mattina (RAI) e radiofoniche presso: Radio Monte Carlo, Radio Bau (Rete 105), Radio Capital, e Rete Uno Radio Svizzera Italiana (RSI). A maggio 2015 ha ricevuto il Premio Bastet (in occasione del maggio felino a Fiesole) per aver contribuito alla diffusione della cultura del gatto. E’ collaboratore e membro del comitato scientifico della rivista Animali Informa. Collabora con il mensile di informazione sul mondo animale “Pet family LA CIOTOLA” e con il sito internet Mammeonline. Ha collaborato anche con Animalitaly, Cibibiologici, VERO salute, Donna Moderna, Il Corriere della Sera, Libero, Il Giornale e il sito internet NostroFiglio.it. A maggio 2016 è stato insignito del titolo onorifico di Accademico dell’Accademia dei gatti magici.
 

Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito? Correte ad acquistarlo...

 

  

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