Un solo week end ha portato via due grandissimi nomi del cinema, Sean Connery e Gigi Proietti. Sempre difficile iniziare la settimana con delle notizie del genere; l’unica consolazione è, come sempre quando si tratta di personalità di questo calibro, il ricordo eterno di tutto ciò che ci hanno dato.
Sean Connery. L’intramontabile James Bond, lo 007 per eccellenza, il primo e il più amato da pubblico e critica. Sono tanti i personaggi a cui ha prestato il volto e la voce, tantissimi i titoli di tutto rispetto, come Il nome della rosa (Jean-Jacques Annaud), Marnie (Hitchcock), I banditi del tempo (Gilliam), The Untouchables (De Palma), Indiana Jones (Spielberg); tanti i premi ricevuti, tra i quali Miglior attore non protagonista per The Untouchables (1988). Una carriera costellata di successi, collaborazioni con grandi registi e un affetto del pubblico che non svanirà mai.
Gigi Proietti. Attore, doppiatore, comico, cabarettista, regista e non solo. Un tutto fare, una personalità brillante, un artista “completo”. Nato per il palco, per la sala doppiaggio, per il cinema. Anche per lui registi come Monicelli, Avati, Vanzina con cui ha lavorato e nomi come De Niro, Douglas, Newman che ha doppiato. E poi una lista infinita di opere teatrali da attore e regista. Di certo mancherà molto. A tutto questo, vorrei aggiungere un piccolo omaggio quasi personale, poiché la mia facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata lo scorso aprile 2019 conferì a Proietti il titolo di Professore Emerito Honoris Causa. E proprio con un piccolo video di quella giornata, lo salutiamo con affetto.
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