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RECENSIONE AUTORI EMERGENTI: UN MOMENTO FA, FORSE DI GIOVANNI ARDEMAGNI

Buongiorno Gattolettori,
eccoci qui con un'altra lettura della nostra Simon. Oggi ci parlerà di un libro di Giovanni Ardemagni, Un momento fa, forse.


Un momento fa, forse
di Giovanni Ardemagni


Genere:
Narratiba
Prezzo:
€ 13,00
Editore: Pegasus Edition
Pagine: 154
Pubblicazione: 1 maggio 2019

In una Zurigo frenetica, il tempo si ferma, un momento fa, forse. Due amici, Marcel e "G" Vengono licenziato dalla loro azienda. Essere licenziati a 50 anni non dovrebbe essere una condanna ma un'opportunità di proseguire il proprio cammino verso una realizzazione personale in crescendo, invece, il romanzo di gio-vanni ardemagni ci rimanda in modo implacabile alla fragilità di una società mediatizzata, convulsa e ste-rile di soluzioni appropriate alla grandezza dell'uomo, lasciando i due protagonisti al loro libero arbitrio.
RECENSIONE

"Per me il mio lavoro è come un faro. Amo il mio lavoro. Mi fa sentire parte di questo mondo. Sono debitore al lavoro. Nessuno può toccarmelo, nessuno può togliermelo. Io faccio quello che mi dicono di fare. Sempre. Quindi so che non lo perderò mai."

Secondi, minuti, 24 ore, basta una giornata per far capire a G. il valore di Marcello, innamorato del suo lavoro e della solitudine, un pacco dono, un regalo inaspettato, sorprendente, che afferra G. nell'intimo, nell'anima.
È questa complicità piena, intensa, speciale che fà gonfiare ed espandere una vera amicizia, alimentata dal calore, la bontà, l'energia e la pacata allegria di Marcello, simile a un orso bernese.


Più lo guardo e lo ascolto, più mi rendo conto che mi sta facendo scoprire un diverso approccio alla vita. È come se stessi scoprendo dei colori nuovi e limpidi. Colori decisi e vivi.

G. e Marcello, due finestre che generosamente si aprono l'uno all'altro e in cui ognuno dei due può guardare, e bello è scambiarsi le loro passioni: il cibo, la follia, il mare d'inverno, del buon whisky, una consapevole e amata solitudine, la musica, orologi senza lancette, Lilù... e bello rileggerlo in una toccante lettera finale.

 

All'inizio mi sono chiesta: ma non è che l'autore sale un po' in cattedra? Troppe citazioni, massime? Ma è possibile che non abbia una bellissima opinione delle donne? Paragonate ad un uovo di Pasqua, vuoto dentro... Risposta: No, no, no, è stata solo una fuggevole sensazione. È un viaggio nei pensieri, nella parte più profonda di due persone schiaffeggiate all'improvviso dalla vita, anzi dagli uomini.


La gente è distratta, è così presa dai propri affari che non guarda ciò che la circonda. Non prova più nessuna emozione, nessuna curiosità...

Questa storia è un rincorrersi di pensieri che si susseguono uno dietro l'altro nel fluire di concetti profondi, intimi, nascosti, sul vivere, sullo stare al mondo, talmente pregno di idee che appena si finisce di agguantarne una, già bisogna essere pronti a tuffarsi nell'altra e ti assale e  ti incuriosisce. Sull'attenti, sempre, in guardia, all'erta, mente aperta ad ogni appiglio, input.

 

Spesso penso: il cervello questo sconosciuto, il più studiato ma il più misterioso, di solito usato al minimo delle già poche possibilità. Allora dico, usiamolo al meglio!
Ecco, questo libro costringe il lettore a fare uno sforzo, un salto in alto, di qualità, lo costringe ad andare oltre, per la profondità dei concetti, complessi, vicini a Philo-Sophia, di non facile comprensione primo tra tutti il tema del tempo.
Il tempo scorre, non si arresta, con noi e senza di noi, il tempo che cambia tutto, sconvolge, passa sul nostro corpo, le nostre menti. Il tempo che ci tiene imprigionati, il tempo è dentro o fuori di noi? Chi rincorre chi? Ora è già futuro? Dopo milenni di discussione i punti interrogativi sono lì.
Seppur si parli di temi difficili, non si presenta mai pesantezza, ma una dolce e malinconica nostalgia, ironia e leggerezza, non è mai banale ma con sguardo, nuovo, toccante, originale, rabbia e sofferenza smussate da un alone di levità.

 

Vi lascio con due citazione del libro.

 

"Se si sveglia il futuro prima del tempo si rischia di ottonere un presente assonato"
(Kafka)

 

"E tutto quanto sotto il sole è in sintonia ma a volte il sole è eclissato dalla luna"
(Pink Floyd)

 

Buoni Pensieri!



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