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CINEGATTO: TOGO

È necessario aprire la lista delle recensioni dei film disponibili su Disney + con un titolo che è stato per me una completa sorpresa. Togo, uscito in Italia il 2 marzo e che ha risentito come molti altri titoli del periodo che stiamo vivendo, è disponibile sulla nuova piattaforma di streaming. E per fortuna, direi, perché è uno di quei film che non conosci, ma che ti attirano per quella miniatura dai colori ghiacciati e la faccina di un husky meraviglioso. Almeno per me è stato così, e infatti …

Scheda Film

Regia di Ericson Core. Un film con Willem Dafoe, Julianne Nicholson, Christopher Heyerdahl, Michael Gaston, Michael McElhatton. Cast completo Genere Drammatico - USA, 2019, Consigli per la visione di bambini e ragazzi.
Togo, che deve il proprio nome all’husky siberiano protagonista della trama, porta in scena la storia e la missione di questo cane da slitta che nel 1925 riuscì ad impedire la diffusione della difterite in una piccola cittadina dell’Alaska, rifornendo i suoi abitanti del vaccino necessario per combattere la malattia. Togo, considerato troppo vecchio e quindi debole per affrontare un viaggio di per sé impegnativo, in più minacciato da condizioni climatiche sfavorevoli, tra venti gelidi, visibilità limitata e temperature che hanno raggiunto i -50 gradi, è riuscito con successo nel proprio compito. Ad accompagnare Togo in quest’impresa, vi è Leonhard Seppala, un esperto addestratore di cani da slitta e musher, che sceglie personalmente l’husky come guida.
TOGO


Quello che cattura fin dalla prima immagine è la bellezza delle inquadrature, dei suoi colori e dei paesaggi. Sembra spesso di trovarsi dentro un quadro, o un vecchio ricordo dai contorni sfocati. Si sente il gelo sulla pelle e il calore di una casa con il camino. La vicenda di Togo è quella passata alla storia come la corsa del siero nella città di Nome, in Alaska, colpita da un’epidemia di difterite nel 1925. 
Il Siberian Husky del musher (guidatore di slitta) Leonhard Seppala non era considerato adatto al traino a causa della sua salute cagionevole e della sua stazza leggermente più piccola degli altri cani. Seppala non lo aveva destinato al traino, e come molti altri, Togo era stato venduto a qualcun altro, soprattutto per i continui problemi di disciplina che influivano sull’addestramento degli altri cani.


Con enorme sorpresa, Seppala si ritrova il cucciolo davanti: era scappato rompendo il vetro della finestra e correndo fino alla sua vera casa. Era il più indisciplinato, il più piccolo, ma anche il più coraggioso e fiero. Questo ha fatto sì che gli venisse data una possibilità, fino a conquistarsi la prima posizione da leader nel trainare la slitta. Avete presente quando i nostri cani, i più piccoli, si mettono in bella mostra gonfiando il petto e sfidando “mostri” mille volte più grandi di loro? Togo era così, con la differenza che il suo mostro da sfidare era un percorso di 460 km a oltre 40 gradi sotto zero.

Ed era un cane di 12 anni. Il suo padrone era conosciuto come uno dei migliori guidatori di slitta, i suoi cani erano ambiti, razze selezionate e addestrate al meglio, forti, robusti, speciali. Per Seppala la missione era di portare il siero attraversando una tormenta in cui la visuale era ridotta o completamente coperta, il freddo era congelante, e il percorso pieno di pericoli. Ma molti bambini stavano morendo, si doveva fare qualcosa. E poi c’era Togo, la cui missione era di non deludere il suo padrone. Sapeva di essere fondamentale, e che tutta la fiducia di Seppala era riposta in lui.


Ancora un volta gonfiandosi il petto, Togo percorre strade ghiacciate, guida il suo padrone e gli altri cani, affronta una scorciatoia pericolosa in un mare congelato, nel ghiaccio che si scioglie. Quando si fermano nei punti prestabiliti per un riposo, Togo è esausto. Ma non molla, e ogni mattina continua la sua missione, un passo sempre più vicino alla meta. Non vi dico di certo come finisce la sua storia, ma vi assicuro che non potete perdervela. Tra i cani da slitta di Seppala, un altro è passato alla storia per questa missione: Balto. 

Il famoso cane su cui la Disney aveva incentrato l’omonimo cartone animato nel 1995, entra in gioco in un secondo momento, una volta che Seppala e Togo consegnano il siero al musher a Golovin. La fama di Balto non era andata giù a Seppala e a sua moglie, non perché non la meritasse, ma perché nessuno ha saputo per molto tempo dello sforzo e del ruolo fondamentale giocato da Togo. Tutti i cani sono stati dei veri eroi, però va riconosciuto che non tutti sono leader. In ogni specie è così, e il grande merito di Togo è stato quello di essere un leader che ha saputo gestire gli altri cani che lo seguivano e – diciamolo pure – il suo padrone. 


C’è sempre un capo branco che ha delle doti innate, che si fa ascoltare come se fosse giusto così e stop; non è senza paura, non è il più forte, ma è un leader, e non si potrebbe spiegare altrimenti. Ciò che stupisce di più di questo film è come le scene che sembrano più cinematografiche siano in realtà veramente accadute, dal percorso sul mare ghiacciato affrontato da Togo procurando un notevole vantaggio di tempo, alla rottura della finestra. 

E proprio a livello tecnico, il film di Ericson Core è stupefacente nella sua sequenza di immagini studiate per anni alla ricerca di una grana e di un colore che fosse in completa simbiosi con la storia. Quando inizierete a vedere le immagini, vi stupirà sapere che non sono state girate né in un teatro né con l’uso dei green screen, bensì in Canada, ad Alberta. Lo stesso Willem Dafoe, che interpreta Seppala, ha raccontato di come fosse stupefacente e allo stesso tempo difficile girare in un paesaggio bellissimo, ma difficile.


Molti gradi sotto lo zero e parecchie interruzioni dovute al fatto che a volte era troppo pericoloso girare. Eppure il risultato è sensazionale, persino la corsa sul mare ghiacciato è reale, e le aggiunte realizzate in post produzione (come il ghiaccio che si rompe) non minimizzano la spettacolarità delle riprese reali. 
Dafoe e sua moglie sullo schermo, Julianne Nicholson, hanno dato il calore a una storia fredda soltanto nei colori e nella temperatura, in cui l’amore e la speranza sono al centro di tutto e rappresentano il calore più vivo. E la sua star, Diesel, ha interpretato un vero e proprio eroe di cui adesso proprio tutti sapranno il nome e la sua impresa straordinaria. Togo, sei unico.

Che altro dire, Buona visione!


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