Buon pomeriggio miei piccoli Gattolettori,
ecco un libro potentissimo che a mio avviso dovrebbe essere consigliato direttamente dalle scuole dalle elementari in sù.
Lettere di un cattivo studente
Gaia Guasti
Prezzo: € 8,90
Link d'acquisto: QUI
Sette lettere che, alla vigilia della consegna delle pagelle, uno studente in difficoltà rivolge ai genitori, agli insegnanti, alla rappresentante di classe, al ministro dell'istruzione... a tutti quelli che lo fanno soffrire e lo vedono solo come un problema, un caso disperato. Una voce autentica, un ragazzo che non fa sconti al mondo degli adulti, ma capisce anche che forse non è troppo tardi per chiedere aiuto. Un libro che dovrebbero leggere tutti gli insegnanti, i genitori, gli studenti. Nello spirito di lettera a una professoressa, Gaia Guasti dà voce a chi vive la scuola come un problema insormontabile e offre un incoraggiamento, perché non c'è da vergognarsi a chiedere aiuto. Età di lettura: da 12 anni.
RecensionE
Ci sono libri che parlano ai ragazzi, e altri che parlano per i ragazzi. Lettere di un cattivo studente di Gaia Guasti, edito in versione ad alta leggibilità, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. È una voce diretta, sincera, che arriva dritta al cuore e che, pagina dopo pagina, ci costringe a riflettere su quanto spesso la scuola – e il mondo degli adulti – dimentichino di ascoltare davvero.
Il protagonista è uno studente in difficoltà, uno di quelli che il sistema tende a etichettare troppo in fretta: “non si impegna”, “è svogliato”, “è un caso perso”.
Alla vigilia della consegna delle pagelle, decide di scrivere sette lettere: ai genitori, agli insegnanti, alla rappresentante di classe, perfino al ministro dell’Istruzione.
Sette confessioni, sette grida silenziose che rivelano tutta la frustrazione, la solitudine e il desiderio di essere capito.
Con una scrittura semplice, Gaia Guasti riesce a dare voce a chi spesso non riesce a trovarla: ragazzi che si sentono esclusi, inadeguati, invisibili. Il tono è diretto, onesto, a tratti doloroso, ma anche pieno di speranza. Perché tra le righe emerge un messaggio chiaro: non è mai troppo tardi per chiedere aiuto, e non c’è nulla di vergognoso nel farlo.
Le lettere diventano così uno specchio in cui possono riflettersi non solo gli studenti, ma anche insegnanti e genitori, chiamati a mettersi in discussione.
Chi è davvero un “cattivo studente”? Forse qualcuno che non ha ancora trovato il suo modo di imparare, o semplicemente nessuno che lo abbia mai ascoltato davvero.
Il formato ad alta leggibilità rende questo libro accessibile a tutti, anche ai lettori più giovani o a chi ha difficoltà con la lettura, ma il suo valore va ben oltre: è un testo che parla con autenticità di fragilità, fiducia e umanità.
Il protagonista è uno studente in difficoltà, uno di quelli che il sistema tende a etichettare troppo in fretta: “non si impegna”, “è svogliato”, “è un caso perso”.
Alla vigilia della consegna delle pagelle, decide di scrivere sette lettere: ai genitori, agli insegnanti, alla rappresentante di classe, perfino al ministro dell’Istruzione.
Sette confessioni, sette grida silenziose che rivelano tutta la frustrazione, la solitudine e il desiderio di essere capito.
Con una scrittura semplice, Gaia Guasti riesce a dare voce a chi spesso non riesce a trovarla: ragazzi che si sentono esclusi, inadeguati, invisibili. Il tono è diretto, onesto, a tratti doloroso, ma anche pieno di speranza. Perché tra le righe emerge un messaggio chiaro: non è mai troppo tardi per chiedere aiuto, e non c’è nulla di vergognoso nel farlo.
Le lettere diventano così uno specchio in cui possono riflettersi non solo gli studenti, ma anche insegnanti e genitori, chiamati a mettersi in discussione.
Chi è davvero un “cattivo studente”? Forse qualcuno che non ha ancora trovato il suo modo di imparare, o semplicemente nessuno che lo abbia mai ascoltato davvero.
Il formato ad alta leggibilità rende questo libro accessibile a tutti, anche ai lettori più giovani o a chi ha difficoltà con la lettura, ma il suo valore va ben oltre: è un testo che parla con autenticità di fragilità, fiducia e umanità.
Lettere di un cattivo studente è un piccolo grande libro che andrebbe letto in tutte le scuole, discusso in classe, condiviso in famiglia.
Un invito a guardare oltre i voti e le etichette, per scoprire che dietro ogni “cattivo studente” c’è solo un ragazzo che aspetta di essere capito.
Un invito a guardare oltre i voti e le etichette, per scoprire che dietro ogni “cattivo studente” c’è solo un ragazzo che aspetta di essere capito.









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