Buon pomeriggio Gattolettori,
oggi facciamo tappa a Lisbona, città di tram gialli, vicoli acciottolati e il profumo del mare che entra dal Tago. Tra storia, memorie e melodie di fado, vi porto alla scoperta di un romanzo che trasforma la città in protagonista: Night Train to Lisbon di Pascal Mercier. Pronti a salire su questo treno letterario e perdersi tra i segreti di Lisbona?
di Pascal Mercier
Un incontro fortuito, una donna sconosciuta, una lingua misteriosa. Basta una parola in portoghese a dare un suono all'inquietudine che da tempo agita Raimond Gregorius, compassato insegnante svizzero di lingue morte. Il professore si ritrova così su un treno diretto a Lisbona, sulle tracce dell'enigmatico scrittore Amadeu Ignacio de Almeida Prado. Nella capitale lusitana scoprirà una vicenda che lo obbligherà a confrontarsi con le contraddizioni degli affetti e gli orrori della Storia.
Oggi facciamo tappa a Lisbona, una città sospesa tra colline, tram gialli e il profumo del mare che entra dal Tago. Le sue strade acciottolate, i vicoli di Alfama e il fado che risuona dai cortili rendono Lisbona un luogo romantico e malinconico allo stesso tempo, dove ogni angolo racconta storie di memorie, esili e ritorni.
Ed è proprio qui che entra in scena Pascal Mercier con il suo romanzo Treno di notte a Lisbona (2004). La storia comincia quando Raimund Gregorius, un insegnante svizzero, trova per caso un libro scritto da un medico portoghese, Amadeu de Prado. Affascinato dalla vita e dai segreti di Prado, Gregorius decide di partire per Lisbona per ricostruire il passato di quest’uomo misterioso, incontrando persone che lo hanno conosciuto e scoprendo allo stesso tempo molto di sé stesso.
MINI RECENSIONE
Treno di notte a Lisbona è un romanzo che fonde riflessione filosofica e viaggio fisico. La sua forza sta nella capacità di trasformare Lisbona in un personaggio vivo, fatto di vicoli, luci e ombre, così come di memorie e segreti personali. È una lettura che cattura il lettore, non solo per la trama di scoperta e mistero, ma anche per l’atmosfera malinconica e poetica della città, che accompagna ogni passo di Gregorius in un viaggio unico e interiore.












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