Buongiorno Gattolettori,
oggi vi porto nel cuore della Foresta Nera con Wild. L’eco della Foresta Nera di Elisabetta Barbero, un romanzo che intreccia magia e leggende dimenticate. Una protagonista ribelle, un bosco che sembra avere una voce propria e un’eco che risveglia qualcosa di antico e potente: questa storia è un viaggio tra natura selvaggia e scelte difficili, tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare.
Genere: Fantasy
Editore: DeA
Prezzo: € 18,90 (ebook € 9,99)
Pagine: 224
Uscita: 29 aprile 2025
La chiamano Reinhardswald, la foresta che nel 1810 risucchiò due bambini, figli del pasticcere della città. La loro storia ha attraversato i secoli trasformandosi in fiaba, ma Dot è l’unica a conoscere la verità... Per Henriette Dorothea Wild – Dot – la paura non è una novità. È una compagna di vita, un sussurro costante in una casa che è una gabbia di regole e punizioni. Ogni giorno è una prova di sopportazione, ogni sogno un lusso proibito. Eppure, quando la notte scende, Dot sente qualcosa risvegliarsi dentro di sé: un desiderio feroce di libertà, speranza, qualcosa di più. Quel “più” ha un nome: Wilhelm Grimm. Fragile, affascinante, occhi sensibili, Wilhelm non è solo uno studioso brillante: è un’anima irrequieta, un abisso in cui Dot si lascia precipitare. Durante i loro incontri, nel salotto di casa Grimm, tra le loro mani sporche di inchiostro, le fiabe prendono vita... e Dot scopre per la prima volta la sensazione di essere desiderata. Ma proprio mentre la passione divampa, la scomparsa dei gemelli, Hänsel e Gretel, sferra un colpo fatale sul loro legame. Quando i sospetti si concentrano su Wilhelm, a Dot non resta che lanciarsi in un’indagine clandestina, determinata a salvare l’unico uomo che l’ha mai vista davvero per ciò che è. Una giova ne ribelle. Una scrittrice. Una donna pronta a sfidare le convenzioni pur di coronare il suo sogno. E così, ogni indizio diventa un tassello per scrivere la storia. Ricomporre il caso. Trovare i bambini. Scrivere il lieto fine. Ma la ricerca dei gemelli è un labirinto di rovi, bugie e rancori che Dot dovrà sbrogliare in fretta se non vorrà rimanervi imprigionata.
Certe fiabe non finiscono mai. Restano incastrate tra le pieghe del tempo, avvolte nella nebbia, pronte a riaffiorare sotto forma di sussurri, presagi… o sparizioni.
Nel cuore della Germania, la chiamano Reinhardswald, la foresta che nel 1810 inghiottì due bambini, figli del pasticcere della città. Una leggenda? Forse. Ma Dot, Henriette Dorothea Wild, sa che dietro quella storia c’è molto di più. Sa che la verità, spesso, si nasconde proprio là dove iniziano le fiabe.
Per Dot, la paura è una presenza quotidiana. Cresciuta in una casa fatta di silenzi, regole e punizioni, ha imparato a non sognare. Eppure, quando cala la notte, dentro di lei si accende un fuoco: un desiderio feroce di libertà, di vita, di amore.
Quel desiderio ha un volto: Wilhelm Grimm. Occhi profondi, mente acuta, anima tormentata. È con lui che Dot scopre un mondo nuovo, fatto di parole, storie e mani macchiate d’inchiostro. Nella penombra del salotto di casa Grimm, tra pagine che sanno di magia, nasce qualcosa di prezioso. E per la prima volta, Dot si sente vista. Desiderata. Viva.
Ma ogni favola ha la sua ombra. E la scomparsa di due bambini – Hänsel e Gretel – mette tutto in discussione. Quando i sospetti cadono proprio su Wilhelm, Dot non può restare a guardare. Comincia così una corsa contro il tempo, un’indagine segreta, un viaggio tra menzogne, rancori e misteri che sembrano usciti da un libro di fiabe. Ma qui il lieto fine è tutto da scrivere.
Dot è molto più di una ragazza in cerca d’amore. È una ribelle, una narratrice, una giovane donna pronta a sfidare le regole del suo tempo per difendere ciò in cui crede. Per salvare l’unico uomo che l’abbia mai capita davvero. Per trovare la verità.
Wild. L’eco della Foresta Nera è un romanzo che mescola storia, mistero e sentimento in una trama affascinante e intensa. Un inno alla forza femminile, alla scrittura come atto di ribellione, e a quel sottile confine tra fiaba e realtà dove tutto può ancora succedere.
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