. IL GATTOSAGGIO: IL DILEMMA DELLO SCONOSCIUTO DI MALCOM GLADWELL - Il Salotto del Gatto Libraio IL GATTOSAGGIO: IL DILEMMA DELLO SCONOSCIUTO DI MALCOM GLADWELL - Il Salotto del Gatto Libraio

Fumettilandia

Cinegatto

LeacchiappaVip

IL GATTOSAGGIO: IL DILEMMA DELLO SCONOSCIUTO DI MALCOM GLADWELL

Buongiorno Gattolettori,
eccoci qui con un altro consiglio del nostro amico Luca. Oggi ci parlerà di un libro scritto da Salvatore Giannella.

 

Il Dilemma dello Sconosciuto
di Malcom Gladwell
 
Già prima della pandemia, la nostra vita in mezzo a una folla di estranei non era sempre facile. Anche se parliamo la stessa lingua, capirsi tra persone può essere complicato, se dell'altro non conosciamo la storia, la cultura, il senso dell'umorismo. E fidarsi, poi: come si fa a decidere se dice la verità, è affidabile, condivide i nostri sentimenti? Questa difficoltà è oggi amplificata dal rischio epidemiologico. E, d'altronde, per reagire alla pandemia, dobbiamo fidarci di ciò che dicono medici e autorità lontane, attenendoci a regole impersonali e interagendo cautamente con persone sconosciute per strada, sui mezzi pubblici, sui posti di lavoro. In questo saggio Malcolm Gladwell segue un dubbio che tutti abbiamo e lo illumina attraverso la letteratura scientifica, ribaltando i nostri pregiudizi e fornendoci strumenti nuovi per navigare il mondo. Ci mostra come le strategie che usiamo per giudicare gli estranei non sono raffinate come pensiamo, ma poco più che letture superficiali, soggettive e terribilmente fragili. La verità è che, se abbiamo bisogno di capire gli sconosciuti, non siamo, tuttavia, per niente bravi a farlo. Le prove abbondano, nella storia e nella cronaca: il primo ministro inglese Chamberlain nel 1938 incontra Hitler, giudicandolo un uomo ragionevole e votato alla pace; una spia cubana riesce a infiltrarsi per decenni nella CIA, in barba a chi dovrebbe saper riconoscere un traditore; l'incomprensione tra un poliziotto e una donna fermata per un'infrazione monta incomprensibilmente fino all'arresto e al suicidio di lei in carcere. Sul confine tra il bisogno di empatizzare e quello di difenderci, tra la voglia di uscire finalmente di casa e la sicurezza di stare nelle nostre quattro mura, tutti ci barcameniamo in una missione forse impossibile ma necessaria: vivere nella società, collaborare con gli altri, spesso sconosciuti. E quando, inevitabilmente, qualcosa va storto? Poco male, ci spiega Gladwell. Quando tutte le armi a nostra disposizione si rivelano inadeguate, finiamo per usarne un'ultima, tanto umana quanto meschina: piuttosto che ammettere di non saper giudicare, preferiamo abbassare la soglia del sospetto e aumentare la distanza dagli altri, rovesciando tutta la colpa sullo sconosciuto.
           
IL DILEMMA DELLO SCONOSCIUTO
 
Se si conosce Malcom Gladwell, si sa già a che tipo di libro si va incontro: un saggio pieno di concetti ma, per via del fatto che è ricchissimo di esempi, sembra di leggere un libro di storie. Questa volta si affronta il tema del giudizio che noi -come individui, società, istituzioni- applichiamo verso persone che sono a tutti gli effetti sconosciuti. E dei paradossi che questa cosa porta; in quanto a volte avere tanti elementi per giudicare non aggiunge precisione al giudizio rispetto ad avere pochi (ma buoni!) elementi di base.

Per l’argomento trattato, questo testo ha moltissime affinità con un altro dei libri dell’autore: “In un batter di ciglia”. Nonostante ciò, non si ha mai la sensazione di leggere un “doppione” e anzi, le idee espresse nei due libri si arricchiscono a vicenda.

Perchè dovrei leggerlo?
 

Se già conosci e apprezzi Malcom Gladwell come me, farai fatica a non voler curiosare anche in questo libro. Se non lo conosci, in questo libro troverai una piacevolissima lettura che seziona e analizza un’esperienza comunissima a tutti noi esseri umani: il giudizio delle altre persone. Questa analisi però sarà sempre condita da esempi concreti e storie, rendendo la lettura leggera e scorrevole.


Perchè non dovrei leggerlo? 


Di solito, il primo motivo per non leggere un saggio è legato al fatto che alla persona non piacciano i saggi in generale. In questo caso, però, credo la lettura possa essere davvero alla portata di molti più lettori che i soli amanti dei saggi. Detto ciò, se dovessi convincere qualcuno a leggere Malcom Gladwell, non partirei da “Il dilemma dello sconosciuto” bensi da “Fuoriclasse” un testo a mio parere ancora più interessante e ricco di spunti, storie e idee.

Nessun commento

Powered by Blogger.