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IL GATTOROCK: THE BLUES BROTHERS, ORIGINAL MOTION PICTURE SOUNDTRACK

Carissim@ lettori e lettrici eccoci qui di nuovo tornati a parlare di musica!
L’album di cui parleremo oggi è uno di quelli che ha fatto la storia della musica, americana e internazionale e sicuramente non di meno insieme quella del cinema… parliamo della colonna sonora originale del Film “The Blues Brothers”!


                     
THE BLUES BROTHERS, ORIGINAL MOTION PICTURE SOUNDTRACK
 


Canzoni e musiche di questo album non costituiscono una colonna sonora in termini di musiche e canzoni utilizzate come sottofondo e accompagnamento della pellicola - fatta eccezione per due di esse, “She caught the Katy” e il “Peter Gunn Theme” - ma sono a tutti gli effetti vere e proprie “tappe” della narrazione del film, momenti musicali quali nodi della storia dei due fratelli in nero “in missione per conto di Dio”.

Avrete capito che sebbene addentrati in un approfondimento musicale sarebbe impossibile – e riduttivo! - non parlare anche della pellicola e di ciò che accade all’interno di questa perla cinematografica!
Un tale valore e un tale universale successo, musicale e cinematografico, di questo straordinario lavoro di featuring d’eccellenza – musicali ma insieme anche sceniche e attoriali! – non può che essere trovato nei vari fattori per l’appunto “eccellenti” che hanno costituito questo omaggio del grande schermo e musicale al mondo principalmente di rhythm & blues e soul, e di blues, rock & roll, jazz - e country! - e delle sue straordinarie leggende, non tutte – ovviamente! - ma sicuramente alcune tra le più grandi di sempre nella storia del genere e della musica in generale.

Ad accompagnare musicalmente e narrativamente i mitici fratelli Blues nella loro “sacra avventura” e a “performare” (cantare sarebbe riduttivo) quindi i brani di questo eccezionale album troviamo i più universalmente noti James Brown, Ray Charles e Aretha Franklin, insieme a Cab Calloway mito della musica jazz degli anni 40-50, John Lee Hooker, mito del Delta Blues e del blues in genere, e Chaka Khan straordinaria cantante soul, Rhythm & Blues e funk autrice di pezzi storici quali “Ain’t Nobody” e “I’m every woman”. Oltre i leggendari cantanti, la stessa Blues Brothers band è poi formata da reali musicisti, eccellenti esponenti di questi stessi generi, solisti, militanti in band dell’epoca e coinvolti in collaborazioni con star del calibro di Muddy Waters, Frank zappa, Eric Clapton, Phil Collins, Keith Richards e Frank Sinatra; e ovviamente ad “amalgamare” e conciliare tutto questo, musica, cinema, qualità della band e tali leggendari performer abbiamo la presenza dei due grandissimi attori (nonché musicisti) John Belushi e Dan Aykroyd nelle vesti di quelli che sarebbero diventati veri e propri miti di tutte le generazioni e della storia della musica, loro, The Blues Brothers.

Spendendo qualche altra parola sulla pellicola di John Landis (con sceneggiature e soggetto anche di Aykroid) non si possono non menzionare aspetti altrettanto determinanti di un così gran successo quali la grande comicità che accompagna il corso delle vicende della blues band, dall’uscita di prigione di Joliet Jake recuperato dal fratello Elwood al volante di una ex volante della polizia alla suora “pinguina” bacchettona,dall “ratto” della serata country ai Good Ol’ Boys agli sfregi ai nazisti e ancora improbabili e sgangherati inseguimenti della NYPD tra le vie della città, ex amanti che prendono a “bazookate” i nostri eroi…insomma tanta tanta eccellente comicità dal sapore decisamente e squisitamente no-sense e surreale che arricchisce un ad un capolavoro musicale e attoriale anche quello indubbiamente comico e umoristico. Da citare ovviamente gli squisiti omaggi alla citta del blues Chicago, alle sue strade, la sua gente, i suoi artisti e non da ultimo la presenza di star del calibro di John Landis e Carrie Fisher ad accompagnare le vicende del nostro fantastico gruppo musicale.

Bene, dopo questa doverosa premessa cinematografica veniamo a noi e all’aspetto più strettamente musicale!

I brani di questo album/colonna sonora sono esclusivamente cover: pezzi blues (She caught the Katy, Sweet Home Chicago), soul (Shake a tail faither dal sapore twist, Gimme some lovin, Think), rhythm & blues (Everybody needs somebody to Love), gospel (The Old Landmark), jazz (Minnie the moocher), rock and roll (Jailhouse rock) e due sigle di serie tv, “Rawhide”, country- western, e Peter Gunn, mix di rock e jazz. Insomma, che varietà eh!!! Un omaggio straordinario è proprio il caso di dire in pieno stile e in piena regola alla musica e alla storia della musica!!

Le cover dei nostri fratelli in nero sono brani decisamente in stile Rhythm &Blues ma mantengono indubbiamente le sfumature twist, rock & roll, soul, blues dei pezzi originali proposti, con alcuni eccezioni quali il tema di Rawhide, riproposta nello stesso stile country-western originale, il tema di Peter Gunn in una nuova versione che mantiene la medesima anima rock e jazz, e la “cantata” gospel di James Brown e Chaka Khan, appunto lasciata tale con il classico coro nero e organo – prima classico poi elettrico! - arricchita da basso, piano e batteria, a mantenere il carattere ritmico che caratterizza il Rhythm & blues del film e del lavoro musicale in sé.

I brani sono quindi un vero tripudio di quella ricchezza, energia e ritmo propri del rhtyhm & blues e delle big band, formazione composta da due chitarre, basso elettrico, piano e organetto, batteria, una sezione fiati in piena regola con sax, trombone e tromba, l’armonica di Elwood / Aykroyd e la combinabilità delle due voci dei due mitici performer.

Il tiro del Rhtyhm & Blues e di QUESTO Rhtyhm & Blues sono incalzanti e non è possibile non avere voglia di cantare o ballare, e nell’ascolto dell’album e nella visione della pellicola, in cui i nostri si cimentano regolarmente in passi e coreografie tra il comico e l’esilarante; le voci e l’energia delle leggende musicali coinvolte sono un motore che va dritto al cuore e alle gambe, con musiche dal tiro incredibile dove stile, ricchezza ed eccellenza della band aggiungono ancora esplosività ad ogni singolo brano. Le due chitarre che si alternano in ritmiche, riff e soli, l’alternanza di piano e organetto, le vibrazioni uniche degli accompagnamenti ritmici e solistiche degli ottoni, il tiro e il groove strepitosi di basso e batteria, sono infallibili nel coinvolgere e nel conferire energia allo stato puro ad ogni arrangiamento e performance. Il graffio della voce del Joliet Jake / Belushi poi e il tono più profondo del fratello Elwood / Aykroid vanno indubbiamente a suggellare in modo perfetto sonorità e stile del gruppo, un’alternanza tra timbro energico e timbro cubo, tanto nei pezzi cantati dalla sola band quanto con cori ed armonie quando giunge il momento di accompagnare il leggendario Charles nel suo musical store, insomma un altro elemento chiave nel successo di questo straordinario progetto.

I brani dell’album dunque, altro grande valore per varietà e ricchezza, sono un’alternanza di performance delle big stars e dei soli Blues Brothers, ad offrire un esperienza d’ascolto mista e variegata accompagnata dalle due tracce strumentali dei temi televisivi citate a rendere tali aspetti ancora più forti ed apprezzabili; un ascolto eterogeneo in cui si alternano sfumature una volta twist, blues o soul, un’altra gospel, rock and roll o jazz, passando per il country-western e non di meno elementi rock e certamente blues!

L’ascolto non può quindi che essere una goduria piena e ricca, tanto per gli amanti del genere (e dei generi) tanto per coloro digiuni e lontani nel gusto e nello stile dalle sue sonorità, tanto che brani come lai “Think” e la “Shake a tail feather” del film entrarono a pieno titolo e da brani di culto nella cultura di ascolto di ogni generazione, tipo di pubblico ed area geografica; un lavoro musicale e cinematografico che ha incantato e incanta ancora, un tributo d’eccellenza e di eccellenze, omaggio ai grandi del blues e del soul in primis e di country, rock and roll e jazz e alla città del blues Chicago; un tributo che per la sua trasversalità ed ampiezza può sicuramente considerarsi omaggio alla musica tutta ed in sé; musica che col suo potere ha il ruolo narrativo di convincere, animare, omaggiare, salvare (“siamo in missione per conto di Dio”!), risvegliare, coinvolgere e, più di tutto, unire.

In ultimo e certamente da considerarsi non da meno, la provenienza attoriale dei due attori/cantanti; essa fu in grado di dare al progetto, alle esibizioni e all’identità stessa dell’idea un fattore scenico e performativo aggiunto che probabilmente rese possibile una tale mitizzazione e iconizzazione di uno dei duo musicali e cinematografici più famosi ed amati di sempre, loro… The Blues Brothers!

Ebbene, eccoci giunti anche questa volta al termine di questo piccolo nostro tuffo nella musica – e in questo caso nel cinema! - tra i meandri di Chicago, delle star del soul e del blues e soprattutto di uno degli album che personalmente amo di più in assoluto, che ovviamente non posso che consigliare a tutt@, accompagnato - qualora non aveste ancora avuto modo di farlo - dalle immagini di un film sensazionale, musicale e comico insieme, dove la musica è, al centro, o meglio IL CENTRO. Non mi resta che salutarvi quindi e sperare che questo piccolo salto nel mito sia stato di vostro gradimento! Io vi aspetto come sempre al nostro prossimo piccolo approfondimento nel meraviglioso e magico mondo della musica, non mancate! 😉

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