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GRAPHIC NOVEL: LA CITTA' DI CAP

Buongiorno Gattolettori,
sono nuovamente qui per parlarvi di un'altra bellissima graphic novel che ci permetterà di conoscere delle condizioni lavorative ancora troppo presenti.



La città di CAP
di Maria Iovine - Silvestro Maccariello - Irene Carbone - Erica Grillo


Genere: Graphic Novel
Editore: Becco Giallo
Prezzo: € 17,00
LINK acquisto QUI

La città di Cap è ispirata alla storica impresa di Jean Pierre Yvan Sagnet: grazie a lui, il caporalato oggi è riconosciuto nell’ordinamento giuridico italiano come reato. Non solo, la sua azione ha dato avvio al primo processo su scala europea contro alcuni imprenditori che sfruttavano manodopera. Nonostante il suo coraggio e il suo impegno, la situazione del lavoro bracciantile in Italia è ancora largamente al di sotto della soglia del diritto. Ne “La città di Cap” gli autori immaginano una realtà distopica, ambientata in un futuro non troppo lontano, che mostra le conseguenze di una progressiva erosione dei diritti e consegnano la rivoluzione nelle mani di una donna giovane, nera e sfruttata. Una persona umile che, dal gradino più basso della società, muove le coscienze, accende il senso civico, innescando una rivolta alla riscoperta dei diritti, capace di cambiare il destino di molti. Così, Cap, presentataci come una città ordinata, funzionale, perfetta, quasi paradisiaca, in realtà si rivela essere infernale, mentre l’imperfezione di un sogno è in grado di restituire libertà e umanità.
RECENSIONE

 

Ed eccomi qui ancora una volta a parlarvi di una Graphic Novel molto istruttiva e intelligente.
Ormai siamo tutti d'accordo con il dire che la casa editrice, Becco Giallo, punta su contenuti forti, interessanti, eccezionali e dalle grandi doti riflessive.


La città di CAP ad esempio, la graphic novel di cui vi parlerò oggi, è un fumetto sullo sfruttamente del lavoro nel mondo moderno.
Ambientato in una città distopica in cui  il sole splende ventiquatt'ore al giorno, i ragazzi che hanno terminato la scuola, non vedono l'ora di partecipare alla cerimonia di iniziazione che avverrà nella Piazza del Cap. Da quel momento infatti i ragazzi potranno diventare un tassello molto importante della società, offrendo in primis la propria manovalanza. 


Dritta è tra questi ragazzi, presto potrà essere anche lei parte integrante della società ma un diario, quello del suo rivoluzionario nonno e un incidente che coinvolge la sua migliore amica, cambiano le aspettative di Dritta. Non si può lavorare ogni giorno, senza diritti e senza un minimo di prevenzione ma soprattutto non si può lavorare per "sopravvivere".
È così che Dritta mossa da tutte queste convinzioni, si ritrova a guidare una vera e propria sommossa contro il "Caporalato", ovvero lo sfruttamento di donne e uomini costretti a lavorare in condizioni disumane.


Questa graphic novel scritta da Maria Iovine e Silvestro Maccariello e illustrata da Irene Carbone e Erica Grillo, è un prodotto ispiratato alla storica impresa di Jean Pierre Yvan Sagnet che grazie ai suoi ideali e alla sua forza, è riuscito a far riconoscere, il caporalato, nell'ordinamento giuridico italiano, come reato.


A mio avviso La città di Cap dovrebbe essere distribuito tra i banchi di scuola. Alla fine vengono assegnati libri come Madame Bovary che per carità, sono dei grandi classici ma non sarebbe meglio iniziare a sensibilizzare i ragazzi, fin da subito, con queste storie attuali, piuttosto con quelle che raccontano una società e una borghesia ormai inesistente?

 

Qui si parla di valori, ideali, di condizioni sociali e economiche che nel 2022, non dovrebbero più esistere ma che invece, come gli struzzi, mettiamo la testa sotto terra e facciamo finta di non vedere.  Ragazzi sveglia!! Solo la nostra e la vostra generazione può cercare di risollevare questo paese.


Rinnovo i miei complimenti alla Casa Editrice che continua a sfornare sempre più storie di qualità e di rilevanza.

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