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PROGETTO INFANZIA: BRUTTINA A CHI? DI MAGALI LE HUCHE

Buongiorno miei piccoli lettori,
Oggigiorno si parla molto di bullismo ed inclusione e la letteratura illustrata, naturalmente, è in prima linea nell'affrontarli, con la pubblicazione di numerosi albi che ruotano attorno a questi due temi, strettamente collegati tra loro.



Bruttina a chi?
di Magali Le Huche - Antoine Dole

 
Editore:
Rizzoli
Prezzo: € 16,00 (Ebook 9,99)
Uscita: 13 settembre 2022
Link d'acquisto: QUI

A scuola dicono che Claudia è brutta, la chiamano addirittura Claudia Skiffer. Ma lei non ci fa caso: quando si guarda allo specchio ha ben altro in mente che avere i capelli lisci o i denti perfetti. E in risposta a tutti quelli che la prendono in giro... si fa una bella risata! Età di lettura: da 6 anni.
RecensionE
 
Il rischio però in questi casi è leggere storie che assumano punti di vista un po' troppo adulti; pare che se ne stiano lì a fare la morale, piuttosto che stimolare il dialogo e la riflessione, non permettendo ai bambini di rispecchiarsi in determinate situazioni. 
 

Bruttina a chi? di Antoine Dole, edito da Rizzoli, è la storia di Claudia- detta Claudia Skiffer- una bambina additata dai compagni di scuola come la più brutta, imbranata e poco sveglia.

 

 
Insomma, quanto basterebbe per affossare il morale e l'autostima di qualsiasi essere umano ma, in maniera sorprendente (e incomprensibile), non il suo. Per tutta risposta la bambina, quando torna a casa, si chiude in bagno ma non a piangersi addosso bensì a compiacersi del radioso futuro che l'attende, immaginandosi ora scienziata, ora dottoressa, ora astronauta eccetera eccetera, in una serie di avventure a doppia pagina che - grazie alle vivaci illustrazioni di Magali Le Huche - mostrano la bambina intenta nei suoi giochi nella pagina di sinistra e nella sua immaginazione nella pagina di destra.

 

A scuola Claudia ci ritorna col sorriso, testa alta e vento in poppa; potrebbe dire ai suoi sciocchi (come vengono appellati nel libro) compagni: "Vi sbagliate, quando sarò grande mi intitoleranno una strada" ma è talmente superiore da infischiarsene; la vita come Claudia Skiffer le sembra addirittura bella!

 

A parer mio la narrazione suona un po' come una forzatura soprattutto nel finale, svilendo le illustrazioni e l'impianto centrale che mi sembrava molto interessante.

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