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RECENSIONE: RUTKA. LA BAMBINA SEGRETA DI JOANNA FABICKA

Buongiorno Gattolettori,
oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho divorato in una giornata. Scorrevole, affascinante e ricco di illustrazioni meravigliose, mi ha condotto all'interno di una storia magica, folle e surreale. Se volete conoscere anche voi Zosia e la sua amica Rutka, non perdetevi la recensione.



Rutka
La bambina segreta
di Joanna Fabricka
                                                      

Genere:
Narrativa x ragazzi
Editore: Rizzoli
Prezzo: € 16,00 (ebook 9,99)
Pagine: 226
Uscita: 7 settembre 2021

Nel cortile di via Rybna 13, a Lódz, Zosia si annoia a morte. Ma quando la bizzarra zia Róia entra nella sua vita, e veloce si installa nel suo cuore, il mondo intorno a lei si trasforma. I muri degli edifici non sembrano più così scrostati, il salice al centro del cortile non è più tanto ricurvo e, tra i rami, fa capolino una treccina rossa sconosciuta. È Rutka, una vicina che Zosia non sapeva di avere. Con lei si accendono magia, follie e avventure surreali, e l'immaginazione spazia senza limiti. Ma, mentre corrono mano nella mano per la città, una musica triste scorre sotto i loro piedi e un racconto muto si svolge sotto il nostro sguardo: i muri, le ombre, le immagini misteriose evocano le storie di dolore degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. C'è il Signore Bianco che ingoia farfalle, e c'è la stazione di Radegast, da dove partono vagoni carichi di persone dirette al Pianeta di Diamante. Un mondo che emerge dai ricordi di chi è sopravvissuto, ma che non riesce a prendere il sopravvento. A prevalere, in questa emozionante storia di amicizia e di scoperta, dove passato e presente danzano insieme, sono il desiderio di vivere e le infinite possibilità di quel tesoro che è l'infanzia. Età di lettura: da 8 anni.
RECENSIONE

 

Zosia è l'unica bambina a disperarsi quando la scuola finisce e iniziano le vacanze estive. Nella sua palazzina infatti non ci sono bambini con cui giocare e la mamma, pur essendo una grande lavoratrice, non può permettersi di portare Zosia e il suo fratellino in vacanza, quindi, come sempre, finirà per annoiarsi.

Quando la mamma la lascia sola per un viaggio di lavoro, ecco che nella vita di Zosia arriva la zia Roza, una donna bizzarra, stravagante e misteriosa.
La zia Roza è una persona molta attiva e pur trovandosi su una sedie a rotelle, riesce ad occuparsi magistralmente sia della casa che del nipotino più piccolo, regalando così a Zosia, quella spensieratezza e serenità che da tempo non provava più. In una delle sue incursioni fuori casa, Zosia incontra Rutka, una bambina dai capelli rossi che abita proprio davanti alla sua casa.
Zosia pur sconcertata da questo incontro, non credeva infatti che nel vecchio palazzo in rovina abitasse qualcuno e per giunta una bambina della sua età, instaura subito un bel rapporto di amicizia con Rutka.

Rutka, come la zia Roza, è una bambina al quanto singolare, misteriosa, e perché no, anche un po' pazzarella. Tal volta, come il bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie, Rutka scompare per poi riapparire dal nulla con qualche idea folle. Le due bambine si ritrovano così a vivere avventure sorprendenti, magiche e in alcuni casi, surreali. Ogni incontro fatto sarà prezioso, soprattutto per Zosia, che indirettamente apprenderà quella storia triste e crudele che noi tutti conosciamo molto bene.


Finalmente la mamma di Zosia ha fatto ritorno a casa, la bambina non vede l'ora di fargli conoscere Rutka eppure, durante la cena, qualcosa va storto. Ma chi è veramente Rutka? Perché non vuole che gli altri la conoscano?

 

Rutka. La bambina segreta è un libro affascinante, a tratti magico per altri drammatico. I genitori di Rutka infatti sono saliti su un treno senza finestre per raggiungere la "città dei diamanti", riuscirà la bambina a riabbracciarli? L'emozioni che si provano a leggere questo libro sono molto forti, proverete adorazione per quella zia comprensiva e un po' folle e compassione per quelle due bambine che, seppur in modo diverso, soffrono di solitudine.

 

Joanna Fabicka con la sua scrittura dolce e poetica riesce con facilità, senza mai neanche menzionarla, a trascinare i giovani lettori in quegli anni della seconda guerra mondiale, parlando di Olocausto. Le llustratzioni di Mariusz Andryszczyr renderanno il libro ancora più piacevole e vicino a voi.


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