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STORIA DEL CINEMA: LE PRIME INVENZIONI

Il cinema ha una lunga storia da raccontare, le sue origini sono molto lontane e ricche di cambiamenti. Dall’antico Egitto agli sviluppi scientifici del ‘700, e poi ancora alle nuove idee dell’800 e alle straordinarie tecniche del ‘900, fino ad oggi: iniziamo il nostro viaggio in questa prima pagina di una nuova rubrica, ma sempre e soltanto dedicata a lui, il cinema.


Storia del Cinema




STORIA DEL CINEMA: LE PRIME INVENZIONI


C’è un nome importante che si affianca sempre alle origini del cinema, quello dei fratelli Lumière. Eppure l’arte cinematografica presenta due caratteristiche fondamentali presenti in idee originate molti secoli prima: illusione di movimento e proiezione su uno schermo. Il cinema è, di base, proprio questo, un’immagine in movimento proiettata su uno schermo. Perciò i suoi antenati, preistorici e privi di tecnica, possono essere identificati nel teatro delle ombre cinesi. Nato nell’antico Egitto, lo spettacolo delle ombre si diffuse in varie parti del mondo, compreso l’Europa, e ricorda nel suo contrasto bianco/nero, nella proiezione su una tela bianca, nel movimento, nella creazione di storie sempre più complesse e nell’ambiente buio in cui prendeva vita lo spettacolo, il nostro amato cinema.



Tra il ‘600 e il ‘700 nasce la lanterna magica, con la quale veniva proiettata un’immagine statica per trasparenza attraverso una fonte luminosa posta dietro di essa. Questa invenzione verrà perfezionata con la sovrapposizione di due pezzi di vetro, in grado di creare l’illusione di movimento semplicemente muovendo uno di essi: una parte della figura disegnata sopra il vetro sembrerà così dinamica.



Nel 1799 la svolta è data dal fantascopio di Robertson e dalle sue fantasmagorie: si trattava di un insieme di lanterne magiche, lastre di vetro disegnate, carrucole per sollevare e spostare le immagini che venivano filtrate dal pubblico attraverso un telo bianco posto al centro della sala. Questo spettacolo risultava spesso impressionante, perché nessuno era abituato a vedere immagini spostarsi, rimpicciolirsi o ingrandirsi, soprattutto dal momento che Robertson rappresentava spesso fantasmi. Strettamente collegato al fantascopio era inoltre il mondo nuovo, una cassa di grandi dimensioni al cui interno venivano proiettate diverse immagini, visualizzabili da uno spettatore per volta. Entrambe le invenzioni anticipano qualcos’altro, di certo più conosciuto nella storia del cinema; ma non solo: costituiscono il primo assaggio di caratteristiche fondamentali, azioni precise e studiate nel dettaglio (come i movimenti dei cameramen, paragonabili ai percorsi attenti delle carriole), di una narrazione esterna (nelle fantasmagorie e nel mondo nuovo le storie venivano spiegate da un narratore), di un sistema di illuminazione che “stacca” le immagini, di una linea generale da seguire sia nell’azione che nella storia.



Anche il fenachistoscopio di Plateau avvicina sempre più alle invenzioni che daranno vita al cinema per come lo conosciamo: un cerchio di cartone su cui sono disegnate delle figure nelle varie fasi di movimento, ruota davanti a uno specchio creando l’illusione di dinamicità. 



Perfezionato da Reynaud tra il 1877 e il 1888, il fenachistoscopio diviene prassinoscopio (proiezioni di immagini disegnate su uno schermo attraverso una piccola striscia) e poi teatro ottico: dal 1892 la proiezione diviene così pubblica e si avvale di una pellicola a scorrimento in celluloide, perforata, leggera e flessibile, in grado di contenere un numero quasi infinito di immagini. 



Reynaud si occupò dell’organizzazione di spettacoli quotidiani nel Cabinet Fantastique del Musée Grevin di Parigi, di cui ricordiamo Pauvre Pierrot, Clown et ses chiens, Un bon bock, Un rêve au coin du feu, Autour d’une cabine. 


Pauvre Pierrot

Il ‘700 e l’800 sono secoli in cui le invenzioni prendono un posto centrale nella storia, in cui l’inventiva e la sperimentazione ricoprono un ruolo fondamentale. Di conseguenza molte idee sono la perfezione di un’altra, che poco a poco si migliorano e si arricchiscono di nuove scoperte provenienti da altre menti geniali. I contributi di Robertson e di Reynaud sono solo l’inizio di qualcosa che si arricchirà presto di un’altra importantissima invenzione: la fotografia.  






2 commenti

  1. Letto tutto con grande interesse, perché anche conoscendo alcuni di questi marchingegni, ho scoperto qualcosa di nuovo ;)

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    1. Grazie mille! Allora ti dò appuntamento alla prossima puntata xD

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