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RECENSIONE: QUEL CHE AFFIDIAMO AL VENTO DI LAURA IMAI MESSINA

Buongiorno readers,
oggi vi voglio parlare di un bellissimo libro, una storia intensa, emozionante, al tempo stesso sia dolce che amara... dedicato alle vittime dello tsunami del 2011, faremo un viaggio indimenticabile nell'animo umano.

Quel che affidiamo al vento
di Laura Imai Messina
 
                                                      

Genere: Narrativa
Prezzo: € 17,50 (ebook 9,99)
Editore: Piemme
Uscita: 14 Gennaio 2020

Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia. In mezzo è installata una cabina, al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi è nell'aldilà. Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazzò via il paese in cui abitava, inghiottì la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui è morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé. E ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra così come quello che solleva le voci di chi non c'è più. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto. Che è un vero miracolo l'amore. Anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio. Perché quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene. Laura Imai Messina ci conduce in un luogo realmente esistente nel nord-est del Giappone, toccando con delicatezza la tragedia dello tsunami del 2011, e consegnandoci un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui più grande magia risiede nella realtà.
RECENSIONE

Ci sono libri che nonostante il successo e le scalate in classifica non riescono proprio ad entrarti nel cuore, poi però accadono fatti inspiegabili... la morte di un eroe, di una leggenda, che, anche se non sei assolutamente nessuno per lui, ti fanno desiderare di entrare in quel giardino a Bell Gardia e di sussurrare a quel telefono non collegato, parole che, trasportate nel vento, possano arrivare fin lassù.

Solo in quel momento ho scelto di vedere Yui, di capire la sua storia, il suo dolore ma anche di apprezzarne la rinascita. 
Yui infatti in quel maledetto tsunami del 2011 ha perso ogni ragione di vita: sua madre, colei che l'ha messa al mondo e sua figlia, l'amore della sua vita. 
Yui è devastata dal dolore ma come in qualsiasi scenario che si rispetti, lo spettacolo deve andare avanti. 
È così che durante una delle sue puntate radiofoniche, viene a conoscenza di un luogo surreale in cui, milioni di persone ogni anno, si spingono fin là in pellegrinaggio, solo per alzare la cornetta e salutare chi è già nell'aldilà.
E sarà proprio grazie a questo luogo magico, che Yui farà la conoscenza di Takeshi, un medico di Tokyo e sua figlia, Hanna, una bambina di soli quattro anni, che sembra aver smesso di parlare dal giorno in cui la madre è morta.
Incontro, che cambierà la vita di tutti e tre i protagonisti...

Kaze no Denwa - Il telefono del vento

E se all'inizio Quel che affidiamo al vento, mi era parsa una storia triste e dolorosa, solo concludendolo ho capito che in realtà si tratta di un inno alla speranza, di una storia di resilienza, di fede ma soprattutto di forza d'animo. 
L'autrice Laura Imai Messina con la potenza della sua scrittura infatti, ha dato vita ad un romanzo che tratta, sì, di un argomento difficile e complicato come la morte, ma che, attraverso le sue parole poetiche, ci sfida a reagire, a lottare e andare avanti nonostante la perdita.

Una lettura coinvolgente, un viaggio nel dolore ma anche un viaggio nella bellezza dei ricordi. Una storia vera, ricca di poesia e amore. 
Perchè leggere Quel che affidiamo al vento? Perchè forse, a volte, abbiamo il bisogno di scontrarci con un qualcosa di surreale e magico per ritornare a credere nella bellezza della vita...


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