Buongiorno Gattolettori,
la nostra amica Giò oggi ci parla di un romanzo di Beppe Fenoglio.
Una questione privata
di Beppe Fenoglio
Genere: Einaudi
Editore: E/O
Prezzo: € 12,50
Pagine: 208
«È difficile trovare, nella letteratura italiana degli ultimi cento anni, un romanzo in cui amore e guerra, giovinezza e morte si intrecciano in modo così magico». (Nicola Lagioia). Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso) è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti... Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la più bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.
RECENSIONE
Il libro è uscito postumo nel 1963, due mesi dopo la morte del suo autore. Italo Calvino lo definirà “il libro della Resistenza”, l’unico che è stato in grado di rappresentare la lotta partigiana in italiana.
Devo ammettere che scrivere una recensione su questo libro è stato un compito davvero arduo, perché di cose da dire ce ne sarebbero veramente un’infinità. Anche la critica si è espressa molto, in particolare sulle fonti che hanno ispirato la scrittura di Fenoglio, tra cui la Morella di Edgar Allan Poe, Ariosto col suo Orlando Furioso, e il più esplicito di tutti, Paradise Lost di John Milton, omonimo del protagonista della nostra storia, il partigiano badogliano Milton.
La grande novità del libro, rispetto a tutte le altre narrazioni sulla Resistenza, è che qui, al centro della storia c’è l’amore per Fulvia, una ragazza torinese che Milton conosce prima di arruolarsi con i partigiani, e la ricerca ossessiva della verità sulla presunta storia d’amore tra lei e Giorgio Clerici, partigiano anche lui nonché amico del protagonista. Questa inchiesta malata, che poi si rivelerà il motore della narrazione e delle avventure di Milton, lo porterà a scoprire che Giorgio è stato catturato dai fascisti e a fare di tutto per liberarlo, lasciando sempre al lettore il dubbio delle finalità di questa sua missione: liberare un partigiano dai nemici, oppure liberarlo per una mera finalità personale, ossia scoprire finalmente la verità che lo sta rendendo pazzo come Orlando.
La lotta partigiana non è lasciata ai margini, ci viene raccontata dalle persone che Milton incontra nel suo percorso, attraverso le loro storie ed esperienze.
La questione lasciata più aperta in tutto il libro è certamente il suo finale, ma questo lo lascio a voi e alla vostra interpretazione.
Una questione privata è un po’ un monumento della letteratura e storia italiana, così come lo è il suo autore. È un libro breve, che si legge molto facilmente e che scorre veloce grazie anche alla scrittura di Fenoglio, rapida ed essenziale, e che quindi non ha scuse per non essere letto!









Nessun commento