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GATTO TOP CHART... NEGRAMARO A ROMA: UN FINALE DA BRIVIDI TRA POESIA, MUSICA E MAGIA

Buon pomeriggio readers,
Certe serate non si raccontano, si vivono.
E quella di ieri al Palazzo dello Sport di Roma è stata una di quelle che ti restano addosso come una canzone che non smetti più di canticchiare.
I Negramaro hanno chiuso il loro tour con uno spettacolo che è andato oltre la musica: un intreccio di emozioni, poesia e pura magia, accompagnati da ospiti straordinari come Jovanotti e Aiello.
Io c’ero, e vi giuro… è stato impossibile restare fermi o indifferenti.


NEGRAMARO A ROMA 
UN FINALE DA  BRIVIDI TRA POESIA, MUSICA E MAGIA 

  

Ieri sera al Palazzo dello Sport di Roma si è chiuso il tour dei Negramaro e ancora oggi faccio fatica a trovare le parole giuste per descrivere quello che è successo. Perché sì, ogni loro concerto è un viaggio, un’emozione che cresce, canzone dopo canzone, ma questa ultima tappa è stata qualcosa di unico, di potente, di profondamente umano.
  

La voce inconfondibile di Giuliano Sangiorgi ha saputo, ancora una volta, toccare corde che solo lui riesce a sfiorare. Anche quando l’audio del palazzetto non è stato perfetto (e chi è stato a Roma lo sa bene 😅), la band ha dimostrato che il vero talento non ha bisogno di filtri né effetti speciali: basta la loro musica, la loro energia, la loro presenza per riempire ogni angolo, dentro e fuori dal cuore.

 

È difficile spiegare cosa significhi assistere a un concerto dei Negramaro: è più di una serata, è un’esperienza che ti resta dentro. Ti ritrovi a cantare, a commuoverti, a ridere, a ballare, a sentire la pelle d’oca ma allo stesso tempo ti fermi a riflettere, con la speranza che, nel mondo, Quel posto che non c'è, finalmente possa nascere. 


E sì, quando tutto finisce, ti rimane addosso quella sensazione di gratitudine per aver vissuto un momento che non dimenticherai facilmente ma soprattutto perché la loro musica e le loro parole ti hanno per un attimo fatto fermare e riflettere... ma cosa stiamo combinando? Ma veramente abbiamo perso del tutto la nostra umanità?

E poi… inaspettatamente, sì perché per una volta non ho voluto neanche vedere la scaletta del concerto proprio per assaporare tutto, arrivano loro, i super ospiti

 

Il palco si è trasformato in pura poesia quando è salito Jovanotti, con quella sua energia travolgente e la capacità unica di farci sentire vivi. Lui il poeta, il ragazzo fortunato che ha fatto e fa ancora innamorare, tantissime generazioni. 
E che dire di Aiello? Emozionato, autentico e in perfetta sintonia con Giuliano. Un incontro di voci, di anime, di generazioni che si fondono in un unico grande abbraccio musicale. 

 

Quando si spengono le luci e il palco torna silenzioso, resta quella sensazione di aver assistito a qualcosa di irripetibile.
I Negramaro non deludono mai: riescono a trasformare ogni concerto in un abbraccio collettivo, un viaggio tra musica e poesia dove ognuno di noi trova un pezzo di sé.

 

Promossi? No. Promossissimi.
Perché anche quando l’audio non collabora, loro riescono comunque a regalarci la cosa più importante: emozioni vere. 

 

 

 

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