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ARCADE TEAM: GIOCO DA TAVOLA IN GIALLO DI GUILLAUME MONTIAGE

Buon pomeriggio readers,
mi sono impossessata nuovamente della rubrica Arcade Team curata da Annalisa e Manuel, per parlarvi di un bellissimo gioco. Pronti a diventare dei detective?


IN GIALLO

In giallo, il nuovo gioco firmato da Guillaume Montiage, ci trascina fin dalle prime mosse tra le atmosfere raffinate e misteriose dei classici romanzi gialli, con un chiaro omaggio alla regina indiscussa del genere: Agatha Christie. Appena aperta la scatola, ho avuto la sensazione di sfogliare le prime pagine di un vecchio volume dalla copertina rigida, pronto a raccontarmi tre intrighi ricchi di segreti, menzogne e colpi di scena.

 

All’interno troviamo tre casi completi, ognuno con un’ambientazione unica e personaggi che sembrano usciti da un romanzo d’epoca. Ci si ritrova subito immersi in indagini che profumano di tè e biscotti al burro, tra sale da pranzo illuminate da candele e sguardi sfuggenti che nascondono più di quanto vogliano far credere.

 

Io ho iniziato con Delitto a Villa Allister, forse il più “classico” dei tre. È la vigilia di Natale e l’atmosfera festiva viene infranta da un omicidio che scuote l’intera famiglia Allister. Tutti adoravano Miss Mary, la vittima… o almeno così sembra all’inizio. Man mano che il caso si sviluppa, ogni conversazione, ogni oggetto rinvenuto tra le stanze della villa apre nuove possibilità. È stato un piacere discutere con gli altri giocatori, ognuno intento a costruire la propria teoria, c’è chi sospettava il dottore, chi il genero troppo silenzioso, e quando la verità è venuta a galla, il colpo di scena ci ha lasciati a bocca aperta.

 

Il secondo caso, L’ultimo atto, è una vera chicca per chi ama il mondo del teatro. George, la star della compagnia, muore in scena, schiacciato da una scenografia. Un tragico incidente o un piano orchestrato con cura? Qui l’atmosfera è diversa: più tesa, quasi claustrofobica, con il sipario che diventa metafora di una verità che si svela solo all’ultimo momento. Mi sono divertita a ricostruire gli eventi dietro le quinte, tra rivalità, amori segreti e ambizioni ferite.

 


Infine, Le ali della vendetta ci porta lontano, tra le sabbie dell’Egitto e gli echi delle antiche maledizioni. Un archeologo assassinato, un misterioso simbolo inciso sul luogo del delitto e una serie di indizi che sembrano sfidare la logica. È il caso più complesso, quello che mette davvero alla prova la capacità deduttiva dei giocatori: osservare, collegare, discutere e, soprattutto, non fidarsi delle apparenze.

 

In ogni partita mi sono sentita come dentro un romanzo interattivo, dove le mie deduzioni e quelle del gruppo plasmano il ritmo della storia. Non ci sono tiri di dado o meccaniche troppo complicate: In giallo punta tutto sull’osservazione e sulla capacità di ragionare come un vero detective. Ogni indizio trovato o conversazione interpretata nel modo giusto dà una piccola scarica di soddisfazione, come se si stesse risolvendo un enigma letterario.

 

Alla fine, la sensazione è quella di aver vissuto tre romanzi in prima persona, ognuno con la propria atmosfera e il proprio finale sorprendente. È un titolo perfetto per chi ama i giochi narrativi, i misteri dal fascino retrò e l’ebbrezza di sentirsi, almeno per una sera, nei panni di Hercule Poirot o Miss Marple. Personalmente, non vedo l’ora di rigiocarlo con un nuovo gruppo, per scoprire come cambiano le discussioni, le teorie e le interpretazioni di fronte agli stessi enigmi.

 

Un gioco elegante, intrigante e profondamente immersivo, proprio come i migliori gialli di una volta.



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