Buongiorno Gattolettori,
ci sono delitti che segnano profondamente l’immaginario collettivo e che, a distanza di anni, continuano a suscitare domande e inquietudini. Il caso di Via Poma è uno di questi: una vicenda intricata, fatta di misteri, indagini complesse e verità mai del tutto svelate. Intrigo a Via Poma si inserisce in questo contesto, riportandoci tra le pieghe di una storia che ha lasciato un segno indelebile nella cronaca nera italiana.
Editore: Baldini + Castoldi
Prezzo: € 23,00 (ebook € 12,99)
Pagine: 608
Uscita: 25 luglio 2025
Via Poma. Due parole. E nella mente di tanti si materializza una foto degli anni Novanta. C’è una giovane in spiaggia in costume da bagno intero di colore bianco. Si chiama Simonetta Cesaroni. Il 7 agosto 1990 viene uccisa a Roma nell’ufficio dove si recava due volte a settimana, di pomeriggio, per registrare al computer la contabilità. Il suo caso è ancora irrisolto. Il 19 dicembre 2024, l’omicidio è tornato al centro delle cronache per la decisione della Gip di proseguire le indagini, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. I punti salienti del delitto che la giudice ha evidenziato nella sua ordinanza erano già stati puntualmente indicati in un libro del giornalista Gian Paolo Pelizzaro – dal titolo L’intrigo – pronto per la pubblicazione e acquisito agli atti dal magistrato di allora, il 31 ottobre 1996. Ma quell’inchiesta fu improvvisamente archiviata e i documenti al centro del libro di Pelizzaro furono fatti sparire. È stato un altro giornalista, Giacomo Galanti, a ritrovare il dattiloscritto di quel libro, mentre nel 2020 cercava i documenti per il podcast Le ombre di via Poma. Questo non è solo il racconto di uno degli omicidi più famosi della cronaca nera e giudiziaria del Dopoguerra, ma di un preciso momento storico che vede il crepuscolo della Prima Repubblica e alcuni dei suoi attori incrociare da vicino questa vicenda. È la storia di un retroscena mai raccontato prima, di documenti inediti e di un libro perduto. Una storia tornata prepotentemente attuale.
Via Poma. Bastano queste due parole per evocare una delle pagine più oscure e dolorose della cronaca nera italiana.
Il 7 agosto 1990, Simonetta Cesaroni, vent’anni appena, viene assassinata nell’ufficio dove lavorava due volte a settimana, nel cuore di Roma. Un omicidio che, a distanza di oltre trent’anni, rimane irrisolto e che continua a dividere, interrogare e ferire.
Il libro nasce dall’incontro tra due giornalisti: Gian Paolo Pelizzaro, che nel 1996 aveva scritto un’inchiesta intitolata L’intrigo poi misteriosamente fatta sparire dagli atti, e Giacomo Galanti, che nel 2020 ne ha ritrovato il dattiloscritto durante le ricerche per il podcast Le ombre di via Poma.
Quello che emerge dalle pagine è molto più di una cronaca giudiziaria: è un viaggio nel clima politico e sociale del tempo, nel crepuscolo della Prima Repubblica, dove i nomi e i poteri della scena pubblica di allora sembrano sfiorare — o forse intrecciarsi con — la vicenda di Simonetta.
Attraverso documenti inediti, testimonianze dimenticate e piste mai seguite, Galanti e Pelizzaro ricostruiscono un retroscena che getta nuova luce sul caso, ponendo domande scomode e suggerendo verità mai esplorate.
La recente decisione della Gip di Roma (dicembre 2024) di riaprire le indagini rende questo libro drammaticamente attuale e dirompente.
L’intrigo di via Poma è una lettura imprescindibile per chi ama il true crime, le inchieste giornalistiche e i misteri irrisolti, ma anche per chi vuole comprendere come un singolo delitto possa riflettere l’ombra lunga di un’intera epoca.
Un libro che lascia addosso un senso di inquietudine e urgenza: quella di non dimenticare e di continuare a cercare la verità.
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