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NERDLANDIA: TOTEM - IL GDR DEGLI SPIRITI

Buon pomeriggio readers,
nel panorama sempre più ricco e variegato del gioco di ruolo italiano, Totem – Il GDR degli Spiriti si distingue come un progetto audace, frutto dell’ingegno di Atropo Kelevra e Valentino Sergi, pubblicato da Officina Meningi. Nato da una campagna Kickstarter di successo e presentato ufficialmente al Lucca Comics & Games 2024, Totem propone un’esperienza horror che si fa portavoce di un approccio narrativo essenziale, dove il vero protagonista è la storia che si crea.

 

TOTEM - IL GDR DEGLI SPIRITI

 

“Hai oltrepassato la soglia di un Luogo Infestato e loro hanno percepito il tuo arrivo”

 

Non si può parlare di Totem senza soffermarsi sul suo impatto visivo, che rappresenta il primo vero biglietto da visita per chi lo prende in mano, introducendo ad un interno dominato da illustrazioni che paiono strappate da incubi.  La copertina semirigida trasmette subito un senso di cura e di mistero. Il design grafico del manuale è caratterizzato da una palette dominata da tonalità fredde, gelide, che si stagliano su un nero profondo, quasi come se si stesse guardando attraverso la nebbia di un sogno. Le illustrazioni di Francesco Biagini e Voidface non sono semplici immagini di contorno, ma autentici momenti di immersione in un universo onirico e perturbante. I loro disegni evocano sensazioni sospese tra bellezza e terrore, mettendo in scena entità e ambientazioni che sembrano uscite direttamente da un incubo. A coronamento di questa atmosfera c’è la Tavoletta degli Spiriti, inserita nel manuale e spesso proposta come accessorio nel Ghost Pack. Questo elemento è un gadget che si propone come un ponte tra la narrazione e il gioco fisico, invitando i giocatori a interagire in modo concreto con il mondo soprannaturale evocato al tavolo.

 

Ma ora parliamo un del gioco in sé e di come è strutturato, Il master non dovrà costruire tutto il mondo di gioco, ma anzi, quello lo faranno i giocatori (lo spiegheremo meglio in seguito). Il Master dovrà pensare all’epoca storica, al luogo infestato, a degli avvenimenti che sono successi nel luogo per colpa dello spirito e a tre nodi che legano lo spirito al luogo infestato. Nel mentre i giocatori sceglieranno che archetipo di Cercatore usare, ve ne sono 5 nel manuale, ma nulla vieta di creare i vostri.
Ecco fatto, siete pronti per giocare, non resta altro che iniziare.
La forza di Totem risiede nella sua architettura di gioco, scandita in tre fasi che modellano la tensione e la drammaticità dell’esperienza. La struttura meccanica e regolistica di Totem è volutamente essenziale. La Moneta del Destino è il fulcro della risoluzione delle azioni, un sistema immediato che evita lunghe consultazioni di tabelle o calcoli, ottimo metodo per permettere di mantenere alta la tensione e la fluidità del racconto. 

 

Di seguito le tre fasi

 

Esplorazione: 

 

Questa prima fase è un atto di creazione collettiva. I giocatori si addentrano nell’ambientazione infestata, ma qui non c’è un percorso predefinito. A differenza di molti giochi che offrono mappe e scenari pronti, in Totem sono i giocatori stessi a costruire progressivamente la mappa del luogo. Attraverso descrizioni e disegni, definiscono stanze, corridoi, elementi architettonici e dettagli atmosferici. Questa dinamica, chiamata map-making, è molto più di un semplice esercizio tecnico: è un processo creativo che responsabilizza ciascun partecipante e lo rende co-autore dell’ambientazione. Ogni elemento inserito assume un significato potenziale e può essere utilizzato dal Master per sviluppare indizi o manifestazioni soprannaturali. Il Master, in questa fase, assume un ruolo delicato e silenzioso: osserva, ascolta, guida senza invadere, seminando lentamente i primi semi di terrore che cresceranno nelle fasi successive.

 

Contatto: 

 

La seconda fase segna un cambiamento radicale nella narrazione. Quando i Cercatori incontrano il primo Nodo – un elemento narrativo che lega lo Spirito al mondo dei vivi – la tensione si fa palpabile. La presenza spettrale diventa concreta, minacciosa, pronta a sfidare i personaggi. Il Master attiva il Totem, una figura simbolica che rappresenta il tipo di Spirito e i suoi poteri, caratterizzati da capacità uniche e spesso sinistre, come l’aggressività del Lupo o l’astuzia del Gatto. La risoluzione delle prove passa attraverso il lancio della Moneta del Destino, una meccanica semplice ma efficace che rappresenta l’elemento aleatorio del gioco, mantenendo però il focus sulla narrazione e sulle conseguenze psicologiche. I fallimenti non sono semplici numeri o punizioni astratte: rappresentano l’accumulo di Traumi, ferite sia mentali sia fisiche, che limitano le capacità dei personaggi e aumentano la loro vulnerabilità. Ogni Trauma si traduce in un’evoluzione narrativa, un approfondimento dei timori, delle ossessioni o dei comportamenti sempre più strani e disturbati.

 

Catarsi: 

 

L’ultima fase è il momento cruciale dell’avventura: i Cercatori devono interpretare i Nodi e trovare un modo per sciogliere i legami che tengono imprigionato lo Spirito nel mondo terreno. Qui non esistono soluzioni prestabilite: ogni gruppo è chiamato a inventare un finale coerente, frutto della loro capacità di intrecciare gli indizi raccolti e di dare un senso ai frammenti di storia emersi. La risoluzione di ogni Nodo influisce direttamente sull’esito della storia, determinando una catarsi liberatoria, una fuga traumatica o persino un’ulteriore discesa nell’orrore. Questa fase richiede massima cooperazione e sintonia tra i giocatori, perché il finale si costruisce come un’opera corale, figlia dell’ingegno narrativo di tutti.

 

Totem è pensato per gruppi che amano l’horror psicologico e l’improvvisazione narrativa, È pensato per sessioni one-shot in cui il ritmo è serrato e il coinvolgimento emotivo alto. Il gioco richiede però una certa apertura mentale e una predisposizione alla collaborazione: i giocatori devono essere pronti a contribuire attivamente alla creazione del mondo e a immergersi in un clima di suspense e paura. Se abbiamo al tavolo persone timorose o a abituati a giochi più di azione il ritmo ne uscirà inevitabilmente rallentato e poco coinvolgente. Il Master, dal canto suo, deve saper gestire con precisione il delicato equilibrio tra controllo e libertà narrativa, lasciando spazio all’improvvisazione senza perdere la guida della storia.

 

Viste le tematiche ed il tipo di emozioni e gli argomenti che tratta è importante che nessuno dei partecipanti si senta turbato dall’esperienza, infatti all’inizio del manuale c’è una sezione dedicata agli “strumenti di sicurezza”, cioè strumenti che consentono a tutti i partecipanti alla sessione di godere dell’esperienza nel rispetto della sensibilità di ciascuno.

 

Se siete alla ricerca di un'esperienza intensa, veloce da preparare e capace di evocare brividi lungo la schiena, specialmente in compagnia di amici appassionati del genere, "Totem" merita sicuramente di essere esplorato.

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