Buongiorno Gattolettori,
eccoci qui con un altro consiglio del nostro amico Luca. Oggi ci parlerà di un libro scritto da Marshall Bertram Rosenberg.
In qualche corso di formazione si accenna al concetto di “Comunicazione Non Violenta”; un modo di comunicare che mette al centro l’empatia, l’ascolto e la comprensione dell’interlocutore.
Questo libro è un pò il riferimento per quello che ho poi scoperto essere un vastissimo mondo fatto non solo di teorie, ma di corsi specifici e scuole sul tema.
Non è facile riassumere i contenuti principali, perchè non si tratta solo di metodi di comunicazione, ma proprio di impostare le relazioni sull’attenzione all’altra persona.
Il testo è molto leggibile: è impostato come un manuale, ma riporta molti esempi di vita vissuta dall’autore che spesso si è trovato a fare da mediatore in situazioni complesse.
Devo dire che, nonostante il libro sia del secolo scorso (1999) rimane comunque sorprendentemente attuale, e la sua lettura lascia quel piacevole (e utile!) senso di voglia di rinnovamento.
Perchè dovrei leggerlo?
Se sei una persona che ha spesso a che fare con le persone, che gestisce gruppi e anche -perchè no- che ha delle relazioni non semplici (anche per esempio in famiglia), il libro può fornire un punto di vista e degli strumenti che potrebbero dare una svolta al tuo modo di affrontarle.
Perchè non dovrei leggerlo?
Spesso si è scettici verso i libri che forniscono delle formule un pò strutturate (fatte di analisi, fasi, etc). Questo succede in particolare quando si vanno a toccare argomenti delicati come le relazioni. Il rischio di questo libro è di allontanare chi non ne abbraccia a pieno i presupposti.
Il movimento che questo libro ha generato sembra avere la stessa caratteristica: ci sono molte persone molto appassionate e tante persone che si tengono molto alla larga da esso. A mio parere esiste sempre una via di mezzo, dove -molto banalmente- si legge un libro e si prende quello per buono quello che ci sembra intelligente e utile a noi stessi.
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