Buongiorno Gattolettori,
pronti a rivivere un grande classico moderno con la nostra Giò?
Siddhartha
di Herman Hess
Genere: Narrativa
Editore: Adelphi
Prezzo: € 19,00 (ebook € 10,99)
Pagine: 280
Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione". Siddharta è senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.
RECENSIONE
Difficile individuare il genere di questo libro, a tratti un saggio, a tratti un romanzo, a tratti un libro sulla spiritualità buddista; sicuramente è un po’ di tutto questo, ma è soprattutto un libro pieno di spunti di riflessione, un libro che vuole e che sa insegnare.
Siddhartha è uomo che nel corso della sua vita cerca e sperimenta, fa esperienze di ogni tipo, sempre alla ricerca del suo “io”; vuole scoprire la vita prima di scegliere la strada da intraprendere, prima di trovare la sua dottrina e prima di trovare se stesso.
Hesse ci introduce in una dimensione reale e al contempo illusoria, contraddittoria come il protagonista e come quello che poi sarà il suo pensiero finale una volta raggiunta la libertà, una volta riuscito a riconoscersi in sé stesso.
Non è un libro facile, immerso in un'atmosfera tanto onirica quanto materiale, complesso nei suoi riferimenti alla religione buddista e anche i pensieri formulati dal protagonista, che per quanto sembrino traslati in un’altra dimensione, superiore alla nostra, in realtà ci riguardano in prima persona. La lettura all’inizio potrebbe apparire non molto scorrevole ma, andando avanti, l’interesse per il personaggio, la curiosità di sapere in che modo sceglierà di vivere la vita e il modo in cui arriva a determinate affermazioni e valutazioni, renderà il tutto man mano sempre più agevole per noi lettori.
Non è un libro che consiglierei a tutti, è un libro che si costruisce con la lettura e che appare chiaro solo alla fine, è un libro che spinge, o meglio, dovrebbe spingere a riflettere su se stessi. Rimane comunque un classico di Hermann Hesse, che prima o poi, nella vita, bisognerà avere il coraggio di aprire.
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