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IL GATTOROCK: WALK THIS WAY, QUANDO PER LA PRIMA VOLTA IL ROCK INCONTRÒ IL RAP

Car@ amic@ de Il Gatto libraio e del GattoRock, eccoci pronti ad immergerci nuovamente nel mondo della musica, questa volta tornando a parlare di un singolo unico, che cambiò per sempre la storia dell’incontro tra generi e della collaborazione cross-over tra mondi lontanissimi e diversi… stiano parlando della leggendaria...”Walk This Way”!

Ma non perdiamoci in chiacchiere e addentriamoci tra le sorprendenti trame di questo esperimento diventato hit mondiale e punto di partenza per due interi generi musicali...

 

                     
WALK THIS WAY, QUANDO PER LA PRIMA VOLTA
IL ROCK INCONTRÒ IL RAP
 

Erano gli anni 80’, precisamente il 1987. Il produttore americano Rick Rubin ben noto per il suo lavorare su diversi generi musicali tra cui Hip-Hop e Rock, ascolta l’album “Toys In The Attic” della famosissima e amatissima Hard Rock band degli Aerosmith, il cui singolo “Walk this Way” (che aveva scalato le classifiche portando la band al decimo posto nella chart USA) colpisce Rubin tanto da immaginare un suo utilizzo nell’attuale lavoro con la pioneristica band Hip-Hop dei mitici Run-DMC. In quegli anni il trio afroamericano spopolava e nell’ascesa dell’hip hop e per la loro attitudine ad utilizzare campioni di chitarre elettriche e batterie come basi dei loro pezzi in via assolutamente sperimentale e come novità unica senza precedenti.

 

Rubin pensa così alla possibilità di sfondare una porta già semiaperta e propone il brano a Simmons e compagni. Il trio hip hop viene da un background totalmente diverso, quello della musica allora esclusivamente nera, da strada, tant’è che ignoravano letteralmente chi fossero i citati colleghi rockettari; All’ascolto del brano la sensazione è che fosse qualcosa su cui provare a lavorare, ma non con eccessivo entusiasmo. 

 

Vengono così allora “convocati” in studio il favoloso frontman degli Aerosmith Steven Tyler e il chitarrista Joe Perry, anche loro, per ovvie ragioni, lontani dalla scena dei colleghi hip-hop e curiosi anch’essi di sperimentare ma allo stesso modo scettici per la stravaganza del progetto. 

 

Nelle scene delle prove e dei primi live recording (ebbene sì, MTV News realizzò un servizio sulla storia del pezzo mostrando estratti dalle sessioni studio!) il chitarrista Perry comincia ad intonare il riff colonna del pezzo; il Disc Jokey Jam Master Jay mette su la base ispirata dalla drum originale; già da qui il groove che sale è irresistibile...

 

 

Simmons e McDaniels iniziano a provare il cantato; all’inizio sono letteralmente impressionati dalla parte canora da riprodurre (e sono dei rapper!!!): e si, perché il frontman degli Aerosmith oltre che cantante ha un passato da batterista, così che alcune delle sue creazioni testuali sono vere e proprie parti ritmiche (e nel brano in questione più che mai!!). I due rapper iniziano a provare per riprodurre tale cantato in stile rappato e nel loro inconfondibile stile e nella loro unica “attitude”; vedere e sentire in queste riprese uniche come il brano prende forma, osservare esponenti di generi così lontani lavorare nello stesso studio su il primo brano “crossover genre” è qualcosa di unico che non può che lasciare inebriati e a bocca aperta, un dietro le quinte di un pezzo di storia della musica che lascia senza fiato. 

 

Certamente da menzionare è il fatto che entrambe le band videro ed intesero il featuring quale esperimento e prova più che come un vero progetto discografico, non sapendo alla fine delle registrazioni se il pezzo sarebbe stato effettivamente finalizzato e diffuso!!!

 

Insomma, un meraviglioso lancio nel buio di band così stravaganti, una dimostrazione magistrale di apertura e disponibilità al nuovo, al nuovissimo, potremmo dire visionario, qualcosa che artisti di così alto profilo sono stati disposti a sperimentare in nome della loro enorme capacità creativa e musicale. Una unione di generi mai provata prima in grado di far incontrare la musica “bianca” del rock con la musica afroamericana nera del rap/hip-hop. Un muro di musicale e assolutamente socio-culturale abbattuto da coraggio ed apertura mentale, muro che, non a caso, viene fisicamente abbattuto nel leggendario videoclip del pezzo: qui infatti vediamo le due band intente a provare nei loro studi e separati da una parete che, infastiditi dai reciproci colleghi, interferiscono nelle prova altrui, letteralmente fino a sfondare il muro che li separa e a fondere per “sfregio” prima e in piena armonia poi, i loro stili, concludendo con un concerto davanti al delirio del pubblico dove l’insieme canta (e balla!) in immagini che sarebbero state indimenticabili per il resto della storia della musica.

 


Un videoclip che sta a testimoniare la primordiale reale diffidenza (e chi non ne avrebbe avuta!) delle band, per passare poi allo sfondamento del confine tra due generi, infine godendo dell’aver creato qualcosa di meraviglioso come l’incontro divenuto poi indissolubile tra rock e cantato rap; una fusione goduriosa per musicisti e non, in tutte le sue declinazioni e derivazioni (basti pensare a Rage Against The Machine, Kid Rock, Limp Bizkit, Linkin Park, per citare solo alcuni dei casi più famosi). 

 

Insomma, inutile dire che questo esperimento dapprima poco convincente per le band venne poi prodotto (grazie, va detto, all’enorme coraggio o forse è più il caso di dire alla grande comprensione musicale e all’apertura mentale di Rubin), scalando le classifiche americane e arrivando all’ottavo posto nella Billboard Chart USA e facendo assegnare al trio Hip-hop il premio di migliore singolo Rap del 1987 e infine consacrando - ancora di più - le due band a idoli assoluti, leggende che verranno per sempre ricordate come per aver aperto una vera e propria nuova autostrada musicale e un mondo di incontri tra artisti, background, stili e generi differenti.  

 

I pionieri dell’Hip-Hop Run-Dmc e i miti dell’Hard Rock Aerosmith (per molti l’ultima vera hard rock band insieme a Bon Jovi e sicuramente gli apristrada a sottogeneri come il Glam Rock - oltre che la band con più album premiati della storia! – )  si cimentarono anche in Live: concerti dove i colleghi irrompevano sul reciproco palco, eventi MTV, premiazioni musicali, live con altri artisti, concerti con altre band, cantanti o musicisti a “coverizzare” il pezzo … insomma il seguito, come è logico, fu infinito, le ripercussioni gigantesche e delle più svariate…. Insomma, se siete appassionat@ di rock-rap, rap-metal, industrial, hardcore rap e di tutti quei generi o quei brani dove insieme si trova una chitarra elettrica e un cantato parlato…. si ringrazi sempre questo featuring unico, sensazionale e leggendario!!! 😉

 

Bene, anche questo tuffo nel passato (e nel presente) giunge al termine; vi ringrazio nuovamente per l’attenzione sperando come sempre di aver suscitato interesse, emozioni, curiosità ma soprattutto… la voglia di alzare il volume delle casse e mettere su l’unica….”WAAALK THIS WAAAAAAYYYYY!!!” 😉

 

Un abbraccio a tutti e come sempre…..Stay tuned!!!



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