Buongiorno Gattolettori,
la giornata oggi inizia con il
nostro amico Andrea che ci parlerà del secondo volume di un
fantastico libro game ambientato in un mondo dark-fantasy.
“Nella tua vita ci sarà abbastanza Luce da guidare i tuoi passi?”
Secondo volume della serie “Fra Tenebra e Abisso” scritto da Dario Leccacorvi e targato Aristea.
Questo secondo capitolo inizia proprio dov’è finito il primo, ci troviamo a Sorgand e finalmente sappiamo cos’è successoa Noder, ma siamo senza cibo, senza un tetto sulla testa e non sappiamo ancora bene come poter aiutare il nostro amico Noder.
Questo secondo capitolo inizia proprio dov’è finito il primo, ci troviamo a Sorgand e finalmente sappiamo cos’è successoa Noder, ma siamo senza cibo, senza un tetto sulla testa e non sappiamo ancora bene come poter aiutare il nostro amico Noder.
In questo secondo libro ci portiamo dietro esperienza e oggetti che abbiamo trovato nel precedente volume insieme alle parole chiave e i punti Luce, Tenebra e Abisso.
All’inizio del libro ci sarà modo di spendere esperienza e fato per aumentare le 3 statistiche o prendere nuove abilità, non per forza una scelta preclude l’altra, dipende tutto da quanto fato ed esperienza avete, e quanto volete spenderne. Il sistema di gioco è come quello de “Il Marchio”.
Come per precedente libro, anch’esso è diviso in 3 parti, la prima dove dovremo “rimetterci in senso”, capire cosa fare e chiudere, se vogliamo, un paio di questioni lasciate aperte, come sezione centrale abbiamo il viaggio che ci porterà alla nostra destinazione finale, dalla megera che dà il titolo al libro. Inizieremo inoltre a vedere l’effetto delle scelte fatte in precedenza, e spesso e volentieri anche nelle scelte fatte pochi paragrafi prima.
Anche in questo volume dobbiamo arrivare da punto A al punto B, tuttavia la quantità di scelte e la quantità di modi per arrivarci è impressionante, quando ci sarà bisogno di scegliere cosa fare, quale strada percorrere, o fare una scelta morale, l’esito sarà sempre diverso. Quando percorriamo una strada invece che per un'altra sappiate che gli incontri non saranno mai uguali, l’esempio più lampante sarà quando dovrete scegliere in che modo andare verso la palude (non vi preoccupate, niente spoiler, questa è una scelta da fare quasi ad inizio libro, e nel libro viene detto quello che vi scrivo io) potrete scegliere di seguire il fiume in modo da avere un viaggio sicuro, oppure andare a piedi e percorrere terre semi-inesplorate di Ortan, con tutto quello che ne consegue. Sono due esperienze diverse, per il fiume avrete delle conoscenze e delle possibilità che saranno completamente diverse da quelle apprese attraversando la foresta, che ne darà altre. E questo sarà per ogni scelta, ogni paragrafo, ogni svolta che prenderemo. Arriveremo sempre al punto B, arriveremo sempre alla fine. Ma l’esperienza che faremo sarà sempre diversa.
Il continente di Ortan diventa molto presente, non solo perché ne si deve attraversare una parte, ma perché incontreremo personaggi che ci sveleranno qualcosa, scopriremo posti legati alla storia lontana e avremo la conferma che c’è veramente qualcosa nel buio che aspetta, e facciamo bene ad averne paura. A mio parere si può dire che nel primo libro abbiamo avuto una panoramica della Luce con dei punti di Tenebra, in questo secondo abbiamo una bella panoramica della Tenebra con dei punti di Abisso.
PRO:
Storia avvincente
Rigiocabilità sulle scelte per arrivare dal punto A al punto B
Costruzione del personaggio
Collegamenti molto marcati con il libro precedente
CONTRO:
Come il precedente, non lo consiglio come libro da leggere singolarmente, la giocabilità in sé è piena e soddisfacente anche da solo, ma si vengono a perdere i vari collegamenti della storia
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