Buongiorno piccoli lettori,
andare alla Bologna Childrens Book Fair non è soltanto prendere visione
delle novità editoriali ma anche riscoprire chicche che meritano di
essere portate all'attenzione del pubblico come Terraneo, edito da Gallucci nel 2018 ad opera della penna di Marino Amodio e dei colori di Vincenzo Del Vecchio.
di Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio
"Terraneo" reinventa il mito del Mediterraneo e dei suoi popoli. Racconta di un'isola leggendaria - disegnata come il calco esatto del mare nostro - e ci conduce attraverso le regioni e le città costiere, presentando le storie delle sue genti: finisce così per indagare i desideri, la determinazione e le paure degli uomini, in lotta costante con quel mare che seduce e limita, e che li ha trasformati in ciò che ora sono. Una favola sul legame che unisce i destini delle terre bagnate dal Mediterraneo, un viaggio alla scoperta delle città invisibili che ne accarezzano le coste e dello spirito dei loro abitanti. Quelli che vissero forse un tempo e quelli che le popolano oggi. Età di lettura: da 7 anni.
In realtà la storia di questo libro inizia nel 2017, con la vittoria della VI edizione del Premio Internacional Álbum Ilustrado Edelvives e la prima pubblicazione che avviene proprio in Spagna in quello stesso anno.
L'architetto con la passione per i libri per l'infanzia e l'illustratore a tempo pieno laureato in architettura ribaltano le prospettive - e la geografia - per offrirci un nuovo punto di vista: se è vero che il Mediterraneo è il luogo di incontro e di scambi, crocevia di culture e tradizioni, è pur vero che i suoi popoli, seppur diversi, hanno più punti in comune di quello che si pensi. E allora perché non immaginarli tutti abitanti di un'unica terra? In un gioco di contrari, le terre emerse diventano laghi, mari e lagune ed oceani mentre il Mediterraneo perde il la sua connotazione di "mare in mezzo alle terre" e diventa semplicemente Terraneo , una grande isola in cui "ogni costa e ogni popolo parlava al mare a suo modo..."
Con un viaggio affascinante ricco di suggestioni partiamo alla scoperta di queste coste e questi popoli tra miti e leggende talvolta inventati dagli autori: Gibilterra, mèta di pellegrinaggi da parte di ogni abitante dell'isola, ha il volto di una donna con gli occhi curiosi che guarda oltre l'umana conoscenza; Il Cairo, città superba e conquistatrice, ha la forma di una mano che tende verso il cielo per sfidarlo ma fallisce miseramente; Venezia, grazie all'ambizione dei suoi abitanti di abitare l'acqua, sembra un pesce; Istanbul è raffigurata da tre donne che simboleggiano le tre penisole da cui è formata: qui sarebbero nati tutti gli abitanti dell'isola; Atene ha le sembianze del dio del mare Poseidone, che con il suo tritone sintetizza l'incontro tra acqua e terra; infine Scillacariddi, l'unica città di fantasia, vede due titani custodi della lingua di terra che lega le regioni dello Ionio e del Tirreno.
Come, quando e perché quest'isola si invertì con il mare e i suoi abitanti divennero tante entità differenti - pur sempre accomunate da un filo invisibile - è un piacere di cui vi lascio la scoperta tra le pagine di un libro che vale la pena di essere navigato.
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