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RECENSIONE AUTORI EMERGENTI: LA LEGGENDA DI MEZZAFACCIA DI CINZIA FABRETTA

Buongiorno Gattolettori,
come tutti i giovedì eccoci qui con un altro appuntamento con le recensioni della nostra Simon che oggi ci propone una lettura di Cinzia Fabretta.


La leggenda di Mezzafaccia
di Cinzia Fabretta


Genere:
Narrativa
Prezzo:
€ 13,00 (€ 3,99 ebook)
Editore:  Self Publishing
Pagine: 167
Pubblicazione: 29 giugno 2020

La solitudine è la sua scelta, gli uomini con la loro ferocia le fanno orrore. Sfuggita alla distruzione del proprio villaggio, Mezzafaccia è diventata una creatura della foresta, muta e solitaria, che della umanità ha rinnegato tutto. Eppure, quando gli stessi predoni che sconvolsero la sua vita tornano a razziare le terre degli uomini-lupo, non riesce a rimanere estranea alla tragedia di un gruppo di bambini, e si adopera per nasconderli e custodirli. Riuscirà, lei libera e insofferente a ogni legame, a proteggere e rassicurare i piccoli? Per farsi capire si forzerà fino a ritrovare la parola, e a tornare un essere umano? Quale segreto nasconde il volto di Mezzafaccia? Un romanzo fantasy d’avventura e amore, un elogio verso chi è considerato diverso.
RECENSIONE

 

Amore - Odio - Ferocia - Pietà.
Sentimenti contrastanti, all'opposto, come la sua faccia, divisa a metà, c'è chi la chiama: MEZZAFACCIA.


"Non parlo più da almeno dieci anni, ormai, non lo faccio perchè parlare è da esseri umani e io ho ripudiato gli umani. Preferisco essere bestia, essere orso, essere lupo o lince..."

Poco più di una bambina vede capanne in fiamme, villaggi bruciati e rasi al suolo, famiglie distrutte, poco più di una bambina quando, rimasta sola, è costretta a vivere in mezzo a boschi, foreste sterminate, perennemente all'erta, in costante pericolo, in lotta per la sopravvivenza.


"Amo essere sola, ho più fiducia negli animali che negli uomini. Gli animali sono feroci solo se serve, per difendere la propria sopravvivenza, come il giovane orso cui ho conteso questa tana...".
Per anni e anni Mezzafaccia è in compagnia solo della sua forza, della sua determinazione, del suo coraggio e degli insegnamenti avuti dal padre, tutto questo lo aiuta a vivere in un luogo incontaminato e selvaggio ma ancor più selvaggi i Runrik coloro che hanno sterminato la sua famiglia, la sua gente.
Un giorno questa solitudine si squarcia e nella sua vita entra Uluin il cacciatore, Mezzafaccia creatura solitaria, abituata ad essere responsabile solo di se stessa, è turbata, smarrita, irrequieta come un animale in gabbia, ma ecco una minaccia incombente, l'invasione degli spietati Runrik, Mezzafaccia si ritroverà ad essere responsabile di donne, bambini, uomini, è l'unica che può farcela, l'unica che può salvarli, l'unica a salvare se stessa.

Mi è piaciuto tanto questo libro, affascinante, avvolgente, insolito, con ritmi sinuosi. La scrittura densa mantiene costantemente alta la tensione, tesa come una corda nell'attimo di scoccare la freccia, come l'arco di Mezzafaccia. Leggendo questa storia si ha la sensazione di tornare ai primordi, esplorare le radici profonde, nel passato, una bolla spaziale in cui l'essenziale e non il superfluo domina la vita, a contatto con una natura ancora non violata, con gli animali veri padroni della Terra, l'evolversi delle stagioni. Unica motivazione, per me, per giustificare la caccia: sopravvivere.
Senza alcuna giustificazione invece, l'invasione, spesso perpetrata anche da nazioni "progredite" aggiungo io, per sottomettere e colonizzare intere pacifiche popolazioni.

Toccante il personaggio di Mezzafaccia, ferita, fragile ma indomita e fiera, che con l'io narrante in prima persona rende il tutto così vivido e appassionante da immedesimarsi totalmente. È una storia d'amore forte, singolare, delicata.


"... Una sola Terra, un solo respiro..."


 

 

1 commento

  1. Finalmente leggo questa delicata recensione! Mi sono commossa, mi ha parlato di una lettura coinvolta, attenta, la più preziosa per un autore. Grazie, cara Simon, mi rendi davvero felice!

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