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IL TRONO DI PELLICOLE: VERSO GLI OSCAR 2021: TERZO APPUNTAMENTO

Dopo aver analizzato le categorie tecniche suono, montaggio ed effetti speciali (qui: https://ilsalottodelgattolibraio.blogspot.com/2021/04/il-trono-di-pellicole-verso-gli-oscar.html) e quelle del trucco e acconciature, costumi e scenografia (qui: https://ilsalottodelgattolibraio.blogspot.com/2021/04/il-trono-di-pellicole-verso-gli-oscar_01854871056.html), oggi parliamo di scrittura, fotografia e musica: Miglior Sceneggiatura originale/non originale, Miglior Fotografia, Miglior Canzone, Miglior Colonna Sonora. 



VERSO GLI OSCAR 2021: TERZO APPUNTAMENTO

Non ci sarebbe un buon film senza una salda, strutturata ed emozionante sceneggiatura. Così come non si sarebbe empatia a sufficienza e neanche emozione senza la sua giusta colonna sonora. E i film che ricordiamo maggiormente hanno quasi sempre una canzone indimenticabile che li accompagna. E la fotografia? Quante volte il film ha tutte le carte in regola, ma non cattura nei colori, nelle luci, nelle ombre? Nel penultimo appuntamento della corsa verso gli Oscar parliamo di queste meravigliose e importantissime categorie del cinema. 

 

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE



Judas and the Black Messiah 
Minari
Una donna promettente     
Sound of Metal               
Il processo ai Chicago 7

 

Si è parlato tanto di Minari e di Judas and the Black Messiah, apparentemente i favoriti in questa categoria. Il primo racconta il trasferimento di una famiglia coreana dalla California all’Arkansas, terra ricca di opportunità, e i contrasti nati da questo grande cambiamento; il secondo narra le vicende di Fred Hampton, leader delle Pantere Nere, ed è basato su eventi reali. Con loro in gara Una donna promettente, che ruota attorno alla violenza sulle donne; Sound of Metal, storia di un musicista e della perdita graduale del suo udito; Il Processo ai Chicago 7, incentrato anch’esso su eventi reali e riferito al processo contro il gruppo di attivisti accusati di cospirazione nel 1968.

 

 

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE



Borat – Seguito di film cinema 
The Father       
Nomadland
Quella notte a Miami…
La tigre bianca

 

Favoriti Nomadland e The Father, in particolare il secondo titolo è reduce di due vittorie importanti in questa categoria (BAFTA e Satellite Awards). Nomadland, incentrato sulla sopravvivenza in un’America piena di contrasti e con un sistema sanitario che non funziona, racconta la storia di chi rimane da sola ed è costretta a cambiare totalmente la propria vita; The father parla anch’esso di solitudine, ma affronta il tema sotto diverso punto di vista, quello di un padre che non vuole l’aiuto di nessuno. In gara anche Borat – Seguito di film al cinema, che con riprese segretissime e battute “involontarie” e fulminanti, si mantiene sul bivio di film/documentario; Quella notte a Miami…, tratto dall’omonima pièce teatrale, vede protagonisti Malcom X, Cassius Klay, Jim Brown e Sam Cooke in una notte immaginaria che fa da seguito a fatti realmente accaduti (la notte del 25 febbraio 1964 quando Klay divenne campione del mondo), spunto per profonde riflessioni sull’importanza di far sentire la propria voce; La tigre bianca racconta la fatica di Balran, destinato a una vita di servitù, per cambiare la propria posizione e aspirare a qualcosa di più.

 

 

MIGLIOR FOTOGRAFIA



Judas and the Black Messiah   
Mank
Notizie dal mondo         
Nomadland
Il processo ai Chicago 7


Anche in questo caso troviamo Nomadland tra i favoriti, dal momento che ha già portato a casa il Boston Society of Film Critics Awards, il Chicago Film Critics Association Awards, il National Society of Film Critics Award e il San Diego Film Critics Society Awards in questa categoria. I premi portati a casa e le mancate nominations degli altri candidati che non sono stati presi in considerazione per la fotografia in altre premiazioni, non lascia molto spazio ai commenti. Tutto è possibile, ma è pur vero che in questo caso i pronostici sono ben sostenuti da motivazioni oggettive.

 

 

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE



“Fight for You” – Judas and the Black Messiah
“Hear My Voice – Il processo ai Chicago 7           
“Husavik” – Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga   
“Io sì (Seen)” – La vita davanti a sé       
“Speak Now” – Quella notte a Miami…


E qui gran tifo per l’Italia! Essere arrivati alla nomination come Miglior Canzone Originale è già un grandissimo traguardo per noi e per Laura Pausini, che meriterebbe davvero la vittoria. Conosciuta in tutto il mondo e molto amata, la cantante romagnola ha un percorso artistico alle spalle di tutto rispetto, e la sua strada è ancora lunga. Io sì (Seen) è la meravigliosa canzone presente nel finale di La vita davanti a sé, film di Edoardo Ponti purtroppo non presente in gara tra i film stranieri. Seguono Speak Now da Quella Notte a Miami tra i possibili vincitori, anch’essa presente in chiusura al film in una delle scene più emozionanti.

 

MIGLIOR COLONNA SONORA



Da 5 Bloods – Come fratelli       
Mank
Minari
Notizie dal mondo         
Soul

 

Senza nulla togliere agli altri candidati, personalmente credo che Soul non abbia rivali. Il film targato Pixar è quasi più eloquente nel suono che nelle immagini, quasi migliore da ascoltare che da guardare – anche se, ovviamente, è impeccabile nel suo insieme suono/immagini/storia. Del resto al centro della storia c’è un musicista, l’intera essenza vitale è catturata dalla musica, il movimento e la passione sono raccontati dalle note. Non conferire l’Oscar per la Miglior Colonna Sonora a Soul sarebbe davvero – negativamente – incredibile. 




                                    

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