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CINEGATTO: GLASS

 Disponibile su Sky Cinema il terzo capitolo della trilogia diretta da M. Night Shyamalan.


Scheda Film
L'orda, ossia Kevin Wendell Crumb e le sue altre numerose personalità, ha catturato un nuovo gruppo di ragazze e si prepara a "sacrificarle" alla Bestia. È però sulle sue tracce il vigilante David Dunn, che grazie all'aiuto del figlio e alle sue visioni psichiche arriva presto a un confronto con il feroce avversario. Entrambi però finiscono catturati dalla polizia e dalla psichiatra Ellie Staple e rinchiusi in un istituto psichiatrico, lo stesso dove da 19 anni è prigioniero "l'uomo di vetro", il geniale Elijah Price. Per lui sarà finalmente l'occasione di dimostrare al mondo che le sue teorie sugli esseri dotati di superpoteri sono reali. Nel mentre il figlio di David, la ragazza sopravvissuta all'Orda e la madre di Elijah cercano di salvare i propri cari dalle cure di Ellie Staple.

 



Glass


A distanza di vent’anni dal primo film, Unbreakable, e quattro dal secondo, Split, tornano Bruce Willis, Samuel L. Jackson e James McAvoy e questa volta in modo molto ravvicinato. I tre personaggi presentati singolarmente nel corso degli anni si ritrovano insieme proprio a causa delle loro “particolarità”: il vigilante David Dunn (Willis), unico superstite di un disastro ferroviario; l’esperto di fumetti Elijah (Jackson) soprannominato “l’uomo di vetro” a causa della sua fragilità ossea dovuta all’osteogenesi imperfetta; Kevin Wendell Crumb (McAvoy), affetto da un disturbo dissociativo dell’identità. I protagonisti vengono presentati come supereroi, persone che per super-forza o super-mente si differenziano dalla normalità. 



Siamo abituati a vedere i supereroi in modo molto diverso e lontano da questo trio, che si avvicina più al lato dei cattivi. La Bestia, varie volte nominata dalle personalità di Kevin, è un angelo della morte, un mietitore che risparmia chi ha vissuto nella sofferenza, giudicando e condannando il resto. Anche il personaggio di Elijah propende per alcuni aspetti verso il male, lo fa quando muove le sue mosse senza curarsi degli altri, per il suo scopo, senza contare quanta sofferenza può provocare. È la mente, colui che sa più degli altri, e di conseguenza si sente in dovere di essere il burattinaio della storia. David agisce per il bene universale, almeno è ciò che crede lui. Catturare i criminali e sconfiggere i cattivi è decisamente ciò che si avvicina di più all’immagine comune di supereroe, ma anche in questo caso non combacia perfettamente. Dunque cos’è questo alone di malvagità intorno a loro? Forse è frutto della sofferenza e di una vita al margine della società, dell’essere esclusi e considerati diversi dal resto della gente, quel resto che viene giudicato proprio per essere diverso da loro. A questo punto è chiaro che tutto è il rovescio della medaglia, che i buoni e i cattivi non esistono, perché sarebbe soltanto un giudicarsi a vicenda, prendendo le parti dal proprio punto di vista. Il diverso, per chi giudica, sarà sempre il cattivo della storia. 



Ciò che ho apprezzato di questa trilogia è in primis il personaggio interpretato da McAvoy. Anzi, i personaggi: saltare con estrema naturalezza da una personalità infantile a una determinata, e ancora da una donna a una creatura disumana non è di certo da sottovalutare, soprattutto per la qualità delle interpretazioni che ha dato per ogni personaggio. Molto interessante la sua figura, di spicco rispetto alle altre, come superiore è il film Split. Il resto è un contorno leggermente più normale, dei personaggi parzialmente già visti che ruotano proprio attorno alla figura centrale di Kevin. Un bel trio, questa volta insieme e alle prese con la dottoressa Ellie Staple (Sarah Paulson), il cui compito è mostrare che le loro convinzioni sono errate: non si tratta di supereroi, secondo la Staple, ma di persone comuni con disturbi e idee alimentate da una serie di casualità. Chi ha ragione? Non posso dirlo, sarebbe spoiler. Vi invito però a guardare la trilogia e a scoprirlo!



 

2 commenti

  1. Preso in singolo sinceramente non un granché, nella sua completezza invece (l'intera trilogia), un interessante punto di vista ;)

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