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LE ACCHIAPPA VIP... LUCA WARD


Una voce inconfondibile. Ha doppiato attori dal calibro di Russell Crowe, Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Gerard Butler, Keanu Reeves, ma è conosciuto letteralmente da tutti, grandi, adolescenti e teenager. Un esempio? Mufasa vi dice qualcosa? Peter Gallagher di The O.C.? È inutile tergiversare, è la voce più famosa di Italia, un grande attore e una persona eccezionale. Non può che essere Luca Ward.

LE ACCHIAPPAVIP... LUCA WARD



Il Gatto Libraio vuole iniziare l’intervista con una domanda che probabilmente non ti aspetti: un film che ho nella raccolta personale di dvd, 7 Km da Gerusalemme. L’ho visto per la prima volta quando avevo quattordici anni grazie alla mia professoressa, e ancora oggi è impresso nella memoria per i temi e la tua bravura nella recitazione. Che ricordi hai di questo progetto?
È un film indipendente con una storia incredibile, anche nel dietro le quinte. Dovevamo girare in Israele, ma il governo di un paese così straziato dalle guerre non si sentiva di gestire una troupe così numerosa, e non voleva farci correre rischi. Il presidente siriano Assad venne a sapere del progetto e offrì ospitalità alla produzione, permettendoci di non abbandonare il film. Ci hanno accolto meravigliosamente, quando passavamo venivamo accolti da una folla fantastica! Ai dialoghi del film, inoltre, partecipò il Papa Karol Wojtyla, tra cui la scena della Sacra Sindone. Un’esperienza incredibile, davvero.

Russell Crowe, Gerard Butler, Keanu Reeves, Samuel L. Jackson, Pierce Brosnan. Elencando tutti gli attori che hai doppiato finiremmo domani. Come prepari la voce per il personaggio da interpretare?
Io sono stato molto fortunato. Ho doppiato attori veramente straordinari. Una sfida sicuramente è stato il doppiaggio di Samuel Jackson in Pulp Fiction. Ma la grande popolarità me l’ha decisamente data Il Gladiatore. Non faccio nessuna preparazione perché sono attori che doppio da tanti anni, conosco bene le loro sfumature. Sono molto diversi tra loro, basti pensare a Samuel Jackson a Hugh Grant!

Qual è il primo ricordo che puoi ricondurre alla tua passione per il doppiaggio? Da dove nasce?
La mia in realtà non è nata come passione, ho iniziato con gli sceneggiati della Rai. Il doppiaggio è venuto dopo, quando persi mio padre a 13 anni. Dovevo lavorare e puntare un po’ più in alto, e quando lo dissi a mia madre si mise a piangere. Era preoccupata perché il mestiere del doppiatore è difficile, non è semplice diventare dei numeri uno. Le risposi di non preoccuparsi, che sarei diventato un numero uno perché sotto la spinta di mio padre. È iniziata così, ma io in realtà volevo fare il pilota! Ho anche sposato Giada Desideri, la figlia di uno dei più grandi comandanti d’Italia. Anche mio fratello è un pilota, sono circondato da piloti!

Un pregio e un difetto – ovviamente soggettivo – dell’essere attore.
Ho sempre pensato un po’ come Anna Magnani: quando le chiesero cos’è per lei un’attrice rispose “ma cos’è un’attrice?”. Io oggi sono in un modo, domani in un altro. Sicuramente sono un attore autodidatta, non ho mai studiato in accademia, ma sono cresciuto in studi televisivi e teatri, ho imparato guardando. Ogni volta che lavoro, sia nel doppiaggio che nella tv e nel teatro, mi rivolgo al pubblico, sperando soltanto che lo spettatore esca soddisfatto dalla sala.


Parlaci del musical The Full Monty, in cui sei protagonista insieme a Paolo Conticini, Nicolas Vaporidis, Jonis Bascir e Gianni Fantoni.
È estremamente divertente. Per tre ore il pubblico ride in maniera fragorosa, tanto che spesso viene da ridere anche a noi! Sono dovuto uscire di quinta una volta, mi sono preso una pausa e poi sono rientrato. Per il resto è uno spettacolo fatto da professionisti molto diversi tra loro, abbiamo poi un corpo di ballo favoloso, così come la messa in scena. Trovo che il tema sia anche più attuale adesso rispetto alla sua uscita nel ’97: la gente in Italia non perdeva il lavoro, oggi è qualcosa di giornaliero. Cerchiamo di affrontare la storia con ironia, anche se, purtroppo, c’è poco di allegro.

Fai parte di una categoria un po’ strana, ma assolutamente vera: sex symbol di voce. Come commenteresti questo amore di moltissime persone che (oltre che come artista) sono seriamente invaghite della tua voce?
Questa è una cosa che mi fa estremamente piacere, ovviamente. Perché diventare famoso utilizzando la voce non è da tutti. In realtà non è soltanto un fatto di qualità vocale, ma di come vuoi far arrivare il tuo pensiero, come lo dici. Io ho sempre puntato alla semplicità, cercando di far arrivare cose importantissime, e a più generazioni. Però non è vero quello che spesso mi dicono: “con la tua voce puoi far innamorare qualsiasi donna”. Non è così. Una donna si fa innamorare non con la voce, ma con quello che dici, come l’ascolti, come comprendi il suo modo di pensare e ragionare, dandole importanza. Poi certo, se mi metto a sussurrare all’orecchio le poesie, è ovvio che piace!

Hai doppiato recentemente Cyberpunk 2077. Che rapporto hai con il mondo del gaming? Hai dei titoli preferiti?
Li seguo perché ho un figlio di 12 anni che gioca. Mi diverte doppiarli anche perché così mi rivolgo a un pubblico giovane. Il videogioco, oggi ancora di più, ha capito l’importanza del doppiaggio: se è fatto male è un guaio, perché i ragazzi ci passano le ore, e se non sono doppiati bene preferiscono impostarli sulla lingua originale, come fa mio figlio.

Togliendo il mondo cinematografico, qual è la tua più grande passione?
Mare! Mio padre mi ha trasmesso questa passione, mio nonno era comandante della marina americana. E sono anche nato in una città di mare, a Ostia, vicino Roma.

Progetti in programma?   
Sicuramente ci sarà una ripresa del musical Mamma Mia! Devo però tornare anche al cinema e alla televisione, perché li ho un po’ trascurati per il teatro. Tra l’altro per ora c’è una serie televisiva che va in onda su Sky, The Loudest Voice, con Russell Crowe da me doppiato. La consiglio, parla dell’uomo che ha reso grande Fox News, e fa capire come l’informazione sia assolutamente manipolata.
LUCA WARD

Nel doppiaggio è conosciuto per aver dato la voce italiana a Russell Crowe ne Il gladiatore, Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, Keanu Reeves nella trilogia di Matrix, Hugh Grant nella saga di Il diario di Bridget Jones, Pierce Brosnan in quattro episodi della saga di James Bond, Brandon Lee ne Il corvo, e molti altri.

Oltre alla carriera da doppiatore è attore di teatro, televisione e cinema: ha esordito sul grande schermo nel 1984 con Chewingum di Biagio Proietti; ha interpretato inoltre il personaggio di Massimo Forti nella soap-opera CentoVetrine e del duca Ottavio Ranieri nella serie tv Elisa di Rivombrosa, entrambe trasmesse da Canale 5. Alla radio ha prestato la voce, negli sceneggiati di Radio Due, ai personaggi di Sandokan e di Diabolik.

Ha inoltre prestato la sua voce a Corto Maltese nelle omonime produzioni di cartoni animati italo-francese, e a Sua Eccellenza il Palazzo, della serie animata andata in onda su MTV Excel Saga. Ha lavorato presso le società Gruppo Trenta (dal 1992 al 1995), Cooperativa Doppiatori Cinematografici (1988-1989 poi 1996), Cine Doppiaggi (dal 1997 al 2000) e La BiBi.it (2002), per poi diventare doppiatore indipendente nel 2004. Nella stagione 2005-2006 interpreta il capitano Von Trapp nel musical, prodotto dalla Compagnia della Rancia, Tutti insieme appassionatamente, regia di Saverio Marconi. Ruolo ripreso nella stagione 2014-2015 con la produzione Peep Arrow per la regia di Massimo Romeo Piparo.

Nel 2005 è protagonista del film Dalla parte giusta diretto da Roberto Leoni e nel 2007 del film 7 km da Gerusalemme, tratto dall'omonimo romanzo di Pino Farinotti; nello stesso anno appare su Canale 5 nel film tv Un medico quasi perfetto. Nel novembre dello stesso anno è coprotagonista nella fiction di RaiDue Donna detective con Lucrezia Lante della Rovere e Kaspar Capparoni. Il 28 marzo 2008 compare assieme alla sorella Monica tra i partecipanti della trasmissione televisiva I raccomandati condotta da Carlo Conti su Rai Uno.

Nel 2009 ha preso parte alla fiction Un amore di strega interpretando il padre di Carlotta (Alessia Marcuzzi). Nello stesso anno vince il premio "Leggio d'oro voce maschile dell'anno" e Premio della Critica alla VI edizione del Leggio d'oro.
Nel febbraio 2010 ha partecipato al reality L'isola dei famosi, da cui è stato costretto a ritirarsi dopo una settimana dall'inizio del programma a causa di un problema fisico dovuto a un trauma alla colonna vertebrale. A seguito di accertamenti medici avvenuti al rientro in Italia, gli sono state diagnosticate le fratture di due vertebre e dell'osso sacro. Dal 2012 è uno dei protagonisti della fiction di Canale 5 Le tre rose di Eva, interpretando Ruggero Camerana. Dal 2016 al 2017 è coprotagonista nella soap Un posto al sole.
Dal 2018 è la voce narrante in Ulisse - Il piacere della scoperta, programma documentaristico di Rai 1.
Nel 2019 è la voce di Mufasa nel film Il re leone, remake dell'omonimo film del 1994.



18 commenti

  1. Grandissimo!!!!! Un mito per tutti gli amanti di film e telefilm!!!

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  2. Fantastico come attore e doppiatore... complimenti per l'acchiappo!!!

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  3. Un grande... attore e doppiatore eccellente.....complimenti Sonia ....

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  4. Grande Sonia..... Grande voce e persona Luca....

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  5. Che acchiappo... la voce TOP del cinema complimenti Sonia;-)

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  6. Un grande the voice... una voce fantastica del cinema
    Bella intervista complimenti

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  7. Doppiatore pazzesco... e dall'intervista bella persona... uno degli acchiappi migliori

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  8. Voce inconfondibile... bella intervista Sonia!

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  9. Wow....uno dei migliori doppiatori di sempre....!

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  10. Fantastico attore ma soprattutto doppiatore. Complimenti!

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  11. Grandissimo!
    Quando si dice un Artista con la A maiuscola. Voce indimenticabile, sempre impeccabile, interpretazioni da brivido alcune resteranno nella storia. La mia preferita "Jules Winnfield con ezechiele 25 17" . Il top!

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  12. Standing ovation al doppiatore dei doppiatori, grande ;)

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  13. Adoro la voce di questo doppiatore! Dalle sue parole ma anche quando lo si vede in scena si vede che è un personaggio genuino che mette passione in quello che fa. Proprio un bel protagonista per questa rubrica, complimenti Sonia!

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  14. Una delle voci più belle mai sentite.

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