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RECENSIONE: ABSENCE 3. LA MEMORIA CHE RESTA DI CHIARA PANZUTI

Buongiorno readers,
dopo tanto tempo è arrivato finalmente l'episodio conclusivo della fantastica serie di Chiara Panzuti, Absence, cosa gli riserverà il futuro a Jared, Christabel, Scott e Faith?

ABSCENCE
La memoria che resta
di Chiara Panzuti
                                                      

Genere: Distopico
Editore: Fazi
Prezzo: € 15,00 (ebook 4,99)
Pagine: 416
Uscita: 6 Marzo 2019

In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso con gli Alfa sull’isola di Bintan; Scott è l’unico a non dubitare della sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell’ultima prova a Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon − l’uomo in nero −, i fantasmi che abitano l’impetuosa Abigail e la natura della sua attrazione verso Ephraim.
A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall’Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell’amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell’atroce esperienza.
Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi?
Fino a che punto l’essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?
La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza, approda alla consapevolezza dell’età adulta. La storia di quattro ragazzi che affrontano la battaglia più grande: diventare adulyi in un mondo che li ignora, cercando di definire se stessi.
Un libro magnetico dal finale inaspettato dove l’obiettivo non è più tornare ciò che si era, ma accettare ciò che si è diventati.
RECENSIONE

Siamo giunti all'epilogo finale di questa fantastica trilogia distopica. Fnalmente ogni tassello di questo complicatissimo puzzle, è stato messo al posto giusto e Chiara Panzuti ancora una volta, ha confermato di essere una giovane scrittrice di talento. Ma facciamo prima un piccolo passo indietro, ricordate cosa era accaduto nei precedenti libri? Faith, Jared, Scott e Christabel, quattro sconosciuti, diventati poi una famiglia, si sono improvvisamente ritrovati invisibili. Superato il panico e lo sconcerto iniziale e appresa la notizia che i loro cari, a causa della somministrazione di un siero, non si ricordano più di loro, partano alla ricerca di risposte e di indizi che un individuo, chiamato uomo nero, sembra lasciare in ogni parte del mondo.

Inizia così per il quartetto ma anche per altre due squadre spietate pronte a tutto, gli Alfa (Abigail, Ephraim, Barrett e Sebastian) e i Beta (Raymond, Linette, Sachi e Denis), un'estenuante lotta per la sopravvivenza.
Dopo una serie di avvenimenti poi, Faith finisce nelle mani degli Alfa ma proprio grazie a loro, viene a conoscenza di dettagli importanti e sconosciuti sulla loro condizione, tra cui l'esistenza dell' NH1 il siero che li ha resi invisibili e che, a quanto pare, è stato inniettato a tutti i ragazzi, per testarne le capacità.

Così come era accaduto col siero, tornare indietro non era la soluzione, perché nella vita non esiste indietro. Si può solo andare avanti e diventare chi siamo.

Non tutti però sembrano reagire bene al siero, in alcuni infatti causa debolezza in altri invece aggressività. Ognuno però nel suo piccolo, cercherà di dare manforte all'altro e se negli altri volumi vigeva il "Mors tua vita mea", qui li ritroveremo uniti e complici nel perseguire un unico scopo, tornare a "vivere".



Rispetto ai primi due libri quindi si intravede subito una crescita esponenziale di tutti i personaggi e anche quelli insignificanti o antipatici, in questo ultimo capitolo, diventeranno fondamentali.
Il concetto di invisibilità ormai è quasi superato si è infatti visibili soprattutto con la testa, testa che li porterà ad agire, a trovare soluzioni, in qualche caso anche dolorose. Sarete così improvvisamente catapultati in un romanzo d'azione, degno di qualsiasi film di spionaggio in cui, Chiara Panzuti, ci sorprenderà con ingeniosi colpi di scena.

Non sempre il modo in cui cerchi di ottenerlo è il modo giusto per averlo. E, a volte, devi arrenderti all’idea di cambiare se vuoi arrivare alla meta». Infilò un piede tra le mie gambe e con un colpetto mi costrinse ad aprile. Significato: cambia posizione. «Sii sciolta. Impara dall’errore. Prova altre dieci, cento, mille volte. I proiettili non mancano». Mi assestò una gomitata nella schiena per farmela raddrizzare; poi con le dita mi sollevò il mento e testò la resistenza delle mie braccia colpendole più volte. «Impara chi devi essere, cosa devi pensare e come devi agire per centrare il bersaglio».
Come per i primi due romanzi, anche qui ho avuto difficoltà a staccare gli occhi dalle pagine, la storia piace, trascina, coinvolge e non si può fare a meno di divorarla in un'unica volta se poi, vengono aggiunti anche filoni amorosi inaspettati... eccolo lì che il gioco è fatto!
Continuo a ribadire quindi che questa trilogia è il giusto compresso per accontentare ogni tipo di lettore... azione, suspence, fantascienza e romanticisimo, sono gli ingredienti principale di Absence.

«Noi ci siamo conosciuti proprio quando la nostra identità è venuta meno, e ci siamo ricostruiti l’uno sul corpo dell’altra per venirne fuori. Non possiamo pretendere di baciarci, fare l’amore, tenerci per mano, se entrambi siamo totalmente persi. Non possiamo pretendere di amarci senza prima sapere chi siamo, cosa ci definisce, quali valori ci muovono, indipendentemente da chi ci vede e chi no. È per questo che siamo arenati, perché noi stiamo pretendendo. Jared, è vero che non ci conosciamo».
Amo lo stile di Chiara, è fluido, semplice e diretto, la storia e i personaggi poi sono cresciuti con i volumi, regalando ai suoi lettori, una sorpresa dietro l'altra.
Domanda: "Riusciremo finalmente a veder cadere la matita dai capelli di Christabel  Per scoprirlo non vi resta che leggere questo fantastico ultimo volume.

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