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CINEGATTO: ALADDIN

Buongiorno readers,
dopo tanti giorni finalmente si intravede un po' di sole, ma a quanto pare anche per oggi è prevista la pioggia... ritornado al blog, la nostra super Annalisa Arcoleo ha visto per noi un film che tutti stavamo aspettando con trepidazione... Di quale film sto parlando? Ma ovviamente di Aladdin...


Scheda Film

Aladdin è Il Film Disney in live action remake del classico d'animazione degli anni 90. Il film diretto da Guy Ritchie vede Will Smith nei panni del Genio della Lampada, Mena Massoud nel ruolo di Aladdin e Naomi Scott in quello della principessa Jasmine, il cast completo, la trama, la nostra recensione, il trailer, le curiosità e le canzoni del film uscito nei cinema italiani il 22 maggio 2019, tutte le sale dove vederlo al cinema. La durata del film è di 128 minuti.
Aladdin è un ragazzo poverissimo che campa di espedienti nella città di Agrabah. Durante un furtarello incontra la principessa Jasmine, cui è stato proibito di uscire dal palazzo reale: ma Jasmine vuole conoscere la sua città, e va in giro spacciandosi per la sua ancella Dalia. Quando Aladdin scopre la vera identità della principessa è troppo tardi: ne è già innamorato, ma sa di essere troppo "straccione" per aspirare alla sua mano. Il perfido visir Jafar, stanco del ruolo di eterno secondo e desideroso di impossessarsi del trono del sultano, spedisce Aladdin a rubare una lampada magica che rende chi la possiede potentissimo. Ma dentro la lampada c'è un genio e Jafar ha progetti pericolosi: dunque Aladdin si terrà stretti lampada e genio, con l'aiuto della scimmietta Abu e di un velocissimo tappeto magico.
RECENSIONE

Campane suonate, tamburi rullate … guardate! È proprio là! Ventisette anni dopo l’uscita nelle sale del classico Disney Aladdin (1992), il principe Alì di Ababua torna nella versione live-action firmata da Guy Ritchie. Mena Messoud è il ladruncolo di Agrabah che convince per il suo sorriso furbetto, molto simile alla versione animata. Con il suo fedele amico nonché scimmietta lesta Abù dovranno conquistare il cuore della principessa Jasmine (Naomi Scott), figlia del sultano Baba (Navid Negahban) e fermare i piani del visir Jafar (Marwan Kenzari). Quando venne annunciata la trasposizione in carne ed ossa del trentunesimo classico che fu tanto amato dalle generazioni di allora, si scatenò una sorta di preoccupazione generale che non era avvenuta con i film precedenti come Cenerentola o La Bella e La Bestia. Questo perché è difficile immaginare Aladdin in versione umana, a causa della spettacolarità dei suoi scenari e della complessità nel trovare attori fedeli alle mimiche e alle movenze del cartone. È qualcosa di magico, che richiama alle fiabe sensuali e crude de Le Mille e Una Notte, in cui un fascino magnetico cattura nei colori, nei suoni, nelle parole.


E poi c’era la questione Genio, impossibile da immaginare senza Robin Williams. L’idea portata avanti è quella di realizzare un film che ricordasse il mondo presentato nel cartone animato, fatto di sabbia, abiti colorati e canzoni, ma mettendo da parte il tocco americaneggiante presente nell’animazione e lasciando totalmente il campo al richiamo dei paesi arabi. Per noi Agrabah – se esistesse – sarebbe esattamente così. Gli scenari caldi uniti alla magia della Lampada e dell’efficiente Tappeto Magico, si mescolano perfettamente in una storia di fantasia, potere, amore, rischiando a volte di cadere fin troppo nella trappola musical. Nonostante le premesse, tuttavia, nella prima parte del film si ha l’impressione di essere davanti a un buon prodotto, ma non all’Aladdin della Disney. Le canzoni, la corsa all’interno del mercato, la vista incantevole del Palazzo da casa del protagonista ci sono, ma l’incontro tra i due protagonisti avviene senza alcun preambolo o conoscenza dei personaggi. Siamo immediatamente gettati all’interno della storia, e da appassionata del cartone, l’inizio rocambolesco si è fatto sentire come nota non positiva.


Scavalcato anche l’incontro nelle prigioni sotterranee di Aladdin e il vecchio Jafar, con una mancata consistenza di intreccio tra i due personaggi. È come se da parte degli sceneggiatori vi sia stata la pericolosa convinzione di poter saltare l’accuratezza dell’incipit giustificando il gesto con la grande notorietà della storia dai tempi del cartone. A peggiorare la situazione, la scelta registica di accelerare le scene coreografiche durante l’inseguimento sulle note di Al Mercato e di usare le tecniche CGI, non rendendo fluido lo scorrere dei fotogrammi, creando un effetto Step-Up. Scelta che diverge con le nuove basi musicali rallentate rispetto alle originali, oltre che a inquadrature abbastanza lunghe e statiche. Abbandonate dunque le diverse e veloci angolazioni del cartone originale che inseguivano il ritmo frenetico degli eventi narrati e mostrati nelle canzoni.


Incredibilmente, nonostante lo scetticismo di noi fan di Robin nel dover accettare un altro Genio, è proprio Will Smith a salvare il film reindirizzandolo verso tutti gli elementi disneyani. Non solo ci piace, è divertente, ha un’anima che viene descritta già in poche battute, ma il Genio di Smith è personale, è stato creato e studiato in modo da non doversi confrontare con quello dell’inarrivabile Williams. Ed è credibile, con il suo rap trascinante fin dalle prime note di Un Amico Come Me. Da questo punto in poi, è tutta un’altra storia. Per quanto il cast sia stato bravo a portare sullo schermo una sfida enorme come questa, senza la presenza di un attore imponente come Will Smith, il film, seppur buono, non sarebbe stato il live-action di Aladdin, bensì la storia di un ragazzo del popolo innamorato della principessa. Tanto di cappello dunque. Aladdin rimarrà sempre un capolavoro, e la sua trasposizione si difende egregiamente nel portare in vita qualcosa che rimarrà tra le imprese più riuscite dell’universo Disney. 


5 commenti

  1. Confido di poterlo vedere anch'io 😊 ho il sospetto si rivelerà u un bel film 😊

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  2. Che poi sembra uno spin-off di C'era una volta...comunque sinceramente non mi aspetto granché, e ciò potrebbe essere un vantaggio ;)

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  3. A me i live action non ispirano mai... ma questo sì, lo devo ammettere! Magari supererò i pregiudizi xD

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  4. Andrò a vedere, ma senza particolare curiosità. Aspettative basse.

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  5. Un sito conveniente per guardare film https://tantifilm.page/ Mi piace tutto lì e i film sono completamente gratuiti e c'è un minimo di pubblicità, quindi questo sito è adatto a te

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