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REVIEW PARTY: L'IPOTESI DEL MALE DI DONATO CARRISI

Buon pomeriggio readers,
finalmente lunedì 3 dicembre uscirà il nuovo libro di Donato Carrisi che ha nuovamente come protagonista la nostra Mila Vasquez che abbiamo avuto modo di conoscere già nel Suggeritore. Aspettando che arrivi lunedì con altre colleghe blogger abbiamo deciso di rinfrescarvi la memoria grazie appunto al Suggeritore e all'Ipotesi del male.


L'ipotesi del male
di Donato Carrisi


Genere: Thriller
Editore: Longanesi
Prezzo: € 12,99 (ebook € 9,99)
Pagine: 426
Uscita: 26 Giugno 2014

C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato: il desiderio di sparire. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero.. Diviene un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti presto se ne dimenticano. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che entra nell'ufficio persone scomparse - il Limbo - centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Anche perché la poliziotta ha i segni del buio sulla pelle, come fiori rossi che hanno radici nella sua anima. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di un'esistenza passata. E poi le persone. Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Chi li ha presi? Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce che per fermare l'armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini. Deve dare all'oscurità una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un'ipotesi convincente, solida, razionale... Un'ipotesi del male. Ma per verificarla non c'è che una soluzione: consegnarsi al buio.
RECENSIONE

Chi di noi non ha mai desiderato scomparire almeno una volta nella vita? Di fuggire da tutto il dolore e dalle difficoltà delle nostre vite spesso così imperfette… nessuno saprebbe mai il perché ne che fine abbiamo fatto...

Sono trascorsi sette anni dall’incontro di Mila Vasquez col “Suggeritore” e ne porta ancora i segni nell’animo. Il buio l’ha presa ed è diventato ancora di più, parte di lei. Per questo ha deciso di farsi trasferire dove si sente più a suo agio... al “Limbo”. La sezione persone scomparse del dipartimento di polizia è un luogo dove il tempo pare si sia bloccato nel momento esatto in cui le “vittime”, immortalate nell’ultima foto scattata, iniziano ad osservarti e ad implorare aiuto per essere salvate dal quel buio in cui sono state inghiottite.


Questo è quello che Mila Vasquez trovo nel “Limbo”, le foto appese all’ingresso, quegli sguardi vuoti che non danno pace agli agenti della sezione persone scomparse del dipartimento di polizia, gente dimenticata o che ha voluto semplicemente farsi dimenticare. Persone per le quali quel fugace pensiero è diventato, in un modo o nell’altro, un ossessione che li ha inghiottiti nel buio per sempre…o forse no.

È come se andassi al cinema per vedere un film dell'orrore e il mostro attraversasse lo schermo: la paura per cui hai pagato il biglietto diventa un'altra cosa, e non sai come chiamarla. È panico, ma anche qualcosa di più. È l'idea stessa di non avere scampo. L'irrimediabile e improvvisa consapevolezza che non esiste distanza che possa metterti al sicuro. E che la morte conosce il tuo nome.
O almeno questo è quello che credeva e quando quelle persone sospese nel tempo inizieranno a ricomparire e a commettere incredibili atrocità, senza un apparente filo conduttore, toccherà nuovamente a Mila fronteggiare il Male.
Si ritroverà così ancora una volta a combattere i suoi demoni, ingaggiando una battaglia di astuzia ed intelligenza con le tenebre, al costo di rischiare di essere inghiottita per sempre dall’oscurità. Nulla è come sembra, non potrà fidarsi di nessuno se non del suo coraggio e del suo istinto, e con l’aiuto dall’agente reietto Simon Berish scoprire cosa o chi si cela dietro all’esercito degli scomparsi.

A volte il quadro vero, fatto di luci e ombre, come è giusto che sia. Altre volte, però, c'era un buco nero. Venivi investito dall'alito putrido di una voragine affamata, e ti sembrava che, dal profondo, qualcuno bisbigliasse il tuo nome.
Che altro dire se non che anche questa volta, Donato Carrisi è riuscito fino alla fine a tenermi con il fiato sospeso e a regalarmi tante gioie?

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