oggi Alessandro ci parlerà dell'importanza delle emozioni e attraverso alcune delle Fiabe più classiche, accompagnerà i più piccoli alla scoperta delle emozioni.
Una fiaba per ogni emozione
Editore: Fabbri Editore
Prezzo: € 7,90
Consigliato: Dai 3 anni
Consigliato: Dai 3 anni
La Fiaba è uno strumento privilegiato per accedere alla sfera emotiva dei più piccoli: il linguaggio che usa, fatto di simboli e immagini, parla direttamente al loro cuore. In questi libri la psicologa regala ai genitori preziosi consigli per aiutare lacomprensione e l’elaborazione delleemozioni attraverso le fiabe più note. I primi titoli della collana sono: Mignolina, per parlare del disgusto, il principe ranocchio per la gioia, il brutto anatroccolo per la vergogna, Hansel e Gretel per la paura, cappuccetto rosso per la meraviglia, la bella addormentata per l’amore, la Bellae la bestia per la rabbia e Cenerentola per la rivalità.
Recensione
Il libro. Uno strumento fondamentale per affrontare con i bambini tematiche importanti e complesse.
La collana “UNA FIABA PER OGNI EMOZIONE” usa simboli ed immagini per arrivare in maniera diretta al Cuore e alla menti dei bambini facendo attraversare a quest’ultimi le emozioni.
Hansel e Gretel
Fiaba che racconta le vicende di due bambini coraggiosi. Abbandonati da una matrigna si ritrovarono a vagare all’interno di un viaggio fatto di paura. Complice di questo sentimento una malvagia strega incontrata nel bosco.
PAURA: Secondo gli studiosi l’emozione più antica al mondo. E’ un’emozione che smuove la nostra mente ma sopratutto il nostro cuore. Aver paura e’ legittimo e ci definisce come persone. Se fossimo delle bussole la paura sarebbe l’ago che ci orienta nelle nostre decisioni.
Tutti, bambini e adulti, dobbiamo imparare a riconoscere questo sentimento, canalizzandolo e rendendolo un mezzo capace di aiutare il nostro percorso.
La soluzione che l’autrice, assieme a Stefania Andreoli (psicologa e psicoterapeuta) propone ai genitori e’: Insegniamo ai bambini il sollievo, un antidoto ancora più potente del coraggio.
PAURA: Secondo gli studiosi l’emozione più antica al mondo. E’ un’emozione che smuove la nostra mente ma sopratutto il nostro cuore. Aver paura e’ legittimo e ci definisce come persone. Se fossimo delle bussole la paura sarebbe l’ago che ci orienta nelle nostre decisioni.
Tutti, bambini e adulti, dobbiamo imparare a riconoscere questo sentimento, canalizzandolo e rendendolo un mezzo capace di aiutare il nostro percorso.
La soluzione che l’autrice, assieme a Stefania Andreoli (psicologa e psicoterapeuta) propone ai genitori e’: Insegniamo ai bambini il sollievo, un antidoto ancora più potente del coraggio.
PAURA
Emozione
primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può
essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o
prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione
organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara
l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo
non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono
solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga
La bella e la bestia
Protagonista della storia e’ Bella, fanciulla umile che amava i gesti semplici. Si ritrovò purtroppo ad affrontare una bestia che non spaventava solo per il suo aspetto fisico ma anche per la bruttezza interiore che si trascinava da molto tempo.
La semplicità e la gentilezza della Protagonista saranno i mezzi utili a riconoscere e a trasformare la rabbia nascosta della bestia in atti di semplice amore.
La semplicità e la gentilezza della Protagonista saranno i mezzi utili a riconoscere e a trasformare la rabbia nascosta della bestia in atti di semplice amore.
La rabbia: Emozione primaria a cui siamo legati sin da appena nati. Va vissuta, attraversata ed elaborata. Non è un caso che tanti testi legati all’infanzia affrontino questo sentimento.
Errore grande sarebbe celarla o non viverla. Aiutare i bambini a riconoscerla e’ un lavoro fondamentale che gli adulti devono svolgere. Attraverso l’ascolto attivo i bambini si sentiranno capiti e capaci di veicolare la Rabbia attraverso parole che stimolino la “Vicinanza emotiva”e non il distacco.
Errore grande sarebbe celarla o non viverla. Aiutare i bambini a riconoscerla e’ un lavoro fondamentale che gli adulti devono svolgere. Attraverso l’ascolto attivo i bambini si sentiranno capiti e capaci di veicolare la Rabbia attraverso parole che stimolino la “Vicinanza emotiva”e non il distacco.
RABBIA
Con
il termine ira (spesso sostituito da "furia", "collera" o,
impropriamente, "rabbia") si indica uno stato psichico alterato, in
genere suscitato da elementi di provocazione capaci di rimuovere i freni
inibitori che normalmente stemperano le scelte del soggetto coinvolto.
L'iracondo prova una profonda avversione verso qualcosa o qualcuno, ma
in alcuni casi anche verso se stesso
Cappuccetto rosso
Chi non conosce la storia della giovane cappuccetto rosso? Un classico che dura nel tempo. Un viaggio dentro il bosco per arrivare alla casa della nonnina malata. La Bambina dovrà stare attenta perché in questo cammino incontrerà il lupo ma per fortuna anche il buon cacciatore.
MERAVIGLIA: Questa è’ il sentimento che l’autrice lega alla fiaba.
MERAVIGLIA: Questa è’ il sentimento che l’autrice lega alla fiaba.
Come sostenevano i filosofi la MERAVIGLIA può’ essere definita come “ una sorpresa improvvisa dell’anima”.
Osservando i bambini queste parole diventano subito chiare... Meravigliarsi vuol dire provare a mettersi in gioco per scoprire quello che fino ad ora e’ stato invisibile. I bambini sono alla continua ricerca della meraviglia. Un neonato che comincia a gattonare non è altro che un piccolo uomo che vuole esplorare il mondo per trovare sempre stimoli diversi utili ad accrescere la sua mente e la sua anima.
Educare alla meraviglia e’ un atto d’amore che ogni genitore dovrebbe regalare al proprio figlio.
Osservando i bambini queste parole diventano subito chiare... Meravigliarsi vuol dire provare a mettersi in gioco per scoprire quello che fino ad ora e’ stato invisibile. I bambini sono alla continua ricerca della meraviglia. Un neonato che comincia a gattonare non è altro che un piccolo uomo che vuole esplorare il mondo per trovare sempre stimoli diversi utili ad accrescere la sua mente e la sua anima.
Educare alla meraviglia e’ un atto d’amore che ogni genitore dovrebbe regalare al proprio figlio.
MERAVIGLIA
La
meraviglia è il sentimento di stupore e sorpresa suscitato da una cosa o
da una situazione nuova, straordinaria o inattesa. È vista storicamente
come un aspetto importante della natura umana, essendo in particolare
collegata alla curiosità e alla spinta all'esplorazione
intellettuale.Per i filosofi è il senso di stupore e d'inquietudine
sperimentata dall'essere umano quando, soddisfatte le immediate
necessità materiali, comincia a interrogarsi sulla sua esistenza e sul
suo rapporto con il mondo.
Il brutto anatroccolo
VERGOGNA
La
vergogna è un'emozione che accompagna l'auto-valutazione di un
fallimento globale nel rispetto delle regole, scopi o modelli di
condotta condivisi con gli altri; da una parte è un'emozione negativa
che coinvolge l'intero individuo rispetto alla propria inadeguatezza,
dall'altra è il rendersi conto di aver fatto qualcosa per cui possiamo
essere considerati dagli altri in maniera totalmente opposta rispetto a
quello che avremmo desiderato.
Mignolina
Storia di una piccola bambina nata da un fiore. Ahimè la piccola appena nata si ritrovò a vivere varie peripezie e a scontrarsi con il mondo esterno fatto di diversità e apparenti anomalie.
Con questa fiaba l’autrice mette l’accento sull’importanza di far esprimere i bambini anche attraverso il DISGUSTO.
Errore grande e’ pensare che, già da piccoli, i bambini non possano avere un proprio senso estetico facendo scelte di gusto e dichiarando ciò che piace e ciò che non piace.
Attraverso il disgusto i bambini formano la propria identità cominciando a edificare i pilastri per la crescita psico-fisica.
DISGUSTO
Il
disgusto è una sensazione dell'essere umano e di altre razze animali.
Il termine viene utilizzato per indicare un forte senso di avversione
associato a riluttanza. A differenza di altre forme di rifiuto meno
forti, il disgusto può anche manifestarsi tramite reazioni fisiche, come
nausea, vomito, sudorazione e abbassamento della pressione sanguigna
fino a raggiungere lo svenimento. Dal punto di vista scientifico il
disgusto non viene solamente considerato una sensazione, ma anche una
reazione istintiva. Quest'ultima si manifesta in maniera immediata in
presenza di determinati odori, sapori e visioni e comporta il desiderio
di allontanarsi da essi. Si possono manifestare ulteriori sensazioni di
disgusto anche in ambito sociale, per esempio verso idee, comportamenti e
categorie di persone con le quali non si vuole avere a che fare. Il
disgusto è quindi, più in generale, interpretabile come una sensazione
associata alla repulsione nel vedere toccarsi oggetti (in tutti i sensi)
che, per un certo motivo, non dovrebbero toccarsi.
Il Principe ranocchio
GIOIA
La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
L'etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice", la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.
La nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell'antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come "felicità". Il termine non solo indica gioia ma l'accettazione del diverso e la tranquillità con gli altri.
L'etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice", la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.
La nozione di felicità intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell'antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come "felicità". Il termine non solo indica gioia ma l'accettazione del diverso e la tranquillità con gli altri.
La bella addormentata nel bosco
Storia di una principessa salvata dall’amore vero. Per colpa di un maleficio crebbe aspettando la persona che potesse salvare il suo destino è quello del suo popolo.
AMORE: Emozione che ci fa sospirare ma a chi è difficile dare una definizione. Si pensa che i bambini non sappiano cosa sia questo sentimento ma in realtà aiutano noi adulti a renderlo concreto e più tangibile. E un’emozione fatta di gesti e parole unite da un qualcosa di magico che ci rende vivi.
La “relazione” e’ l’ingrediente base che innesca e spinge i bambini verso un’educazione all’affettività.
La “relazione” e’ l’ingrediente base che innesca e spinge i bambini verso un’educazione all’affettività.
AMORE
Con
la parola amore si può intendere un'ampia varietà di sentimenti ed
atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma più generale
di affetto ("amo mia madre; amo mio figlio") sino a riferirsi ad un
forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed
attaccamento, una dedizione appassionata tra persone oppure, nel suo
significato esteso, l'inclinazione profonda nei confronti di qualche
cosa.
Cenerentola
RIVALITA'
Sentimento di reciproca invidia ed emulazione fra rivali impegnati nella conquista di una medesima persona o cosa
Fantastico questo approccio. veramente pedagogico per grandi e piccini.....
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