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RECENSIONE GRAPHIC NOVEL: VALZER CON BASHIR UNA STORIA DI GUERRA DI ARI FOLMAN E DAVID POLONSKY

Hola readers,
a Natale ho ricevuto questa fantastica Graphic Novel e sono qui a parlarvene perchè questo libro merita veramente di essere letto da tutti, soprattutto dai ragazzi a scuola.


Valzer con Bashir  una storia di guerra
di Ari Folman - David Polonsky

Genere: Grapich Novel
Editore: Rizzoli Lizard
Prezzo: € 18,00 (ebook € 8,99)
Pagine: 143

Beirut, 14 settembre 1982: il comandante capo delle Forze Libanesi Gemayel Bashir perde la vita in un attentato a opera di gruppi terroristi palestinesi. Due giorni dopo, i campi profughi di Sabra e Chatila vengono presi d'assalto dai più fanatici seguaci di Bashir, i falangisti cristiani, che vendicano la morte del proprio idolo trucidando centinaia di inermi palestinesi, tra cui donne, vecchi, bambini. Ari Folman è un giovanissimo soldato dell'esercito israeliano, e il suo posto è tra i cerchi concentrici di militari che circondano il luogo della carneficina. Forse i razzi che hanno illuminato a giorno la ferocia dei falangisti sono partiti anche dalla sua postazione, ma lui non sa dirlo: vent'anni dopo nella sua testa non è rimasto un solo ricordo, né della notte del massacro, né dei combattimenti che l'hanno preceduta. Sarà l'incubo ricorrente di un amico a spingerlo verso i racconti e le testimonianze dei protagonisti dell'epoca, nel doloroso tentativo di riportare in vita la memoria di quei giorni terribili. "Valzer con Bashir" è il resoconto profondo e sofferto - ma non per questo meno lucido - di uno dei momenti più atroci della nostra storia, il risultato di un approccio delicato, originale, alle assurdità della guerra.
Recensione

Se non fosse stata perla lettura di questa Graphic Novel, mi vergogno a dirlo ma probabilmente, avrei continuato ad ignorare la storia della strage avvenuta negli anni 80 in Libano.
Valzer con Bashir infatti è la storia sulla scia di sangue che continua a propagarsi per l'egemonia territoriale tra palestinesi, istraeliane e libanesi e che ancora oggi, occupa i nostri notiziari.


Con questa Graphic Novel i riflettori vengono puntati su quello che è accadduto subito dopo la morte del comandante capo delle Forze Libanesi, Gemayel Bashir e di altri 26 dirigenti falangisti, avvenuta il  14 settembre 1982, nove giorni prima dell'investitura ufficiale come Presidente della Repubblica.
I campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila vengono infatti presi d'assalto dalle milizie cristiane libanesi ovvero i fanatici seguaci di Bashir, che, senza scrupoli, si vedicano, su un centinaio di palestinesi innocenti come donne, anziani e bambini. 

Il tutto viene riportato alla luce da Ari Folman, ai tempi un giovane soldato dell'esercito istraeliano che durante la guerra in Libano ha  aiutato i falangisti, ora invece è l' autore del libro e il regista del film Valzer con Bashir, che vent'anni dopo, decide di far chiarezza e riportare alla luce i vaghi ricordi di quel massacro... e tra analisi e colloqui approfonditi coi suoi commilitoni, tutto inizia finalmente a prendere forma: furono i falangisti a massacrare gli inermi palestinesi o anche i razzi istraeliani usati per illuminare la ferocia libanese ha contruibuito al massacro?


Questo fumetto quindi diventa un viaggio nella memoria, fatto di flash e di ricordi confusi che piano piano ci portano dinanzi alla triste verità, ovvero che sono stati tanti i giovani armati e mandati senza nessuna cognizione del pericolo a sparare per una guerra insensata.
Anche se apparentemente la trama potrà sembrare semplice perchè narrata attraverso il fumetto, vi assicuro che in realtà si tratta di una storia forte, fatta di disperazione, massacri e gesti estremi.
Le illustrazioni di David Polonsky poi sembrano così reali, che vi sembrerà quasi di sfogliare un album fotografico.

E' assurdo pensare che oggi questa guerra ormai eterna, sembra essere diventata talmente all'ordine del giorno che neanche la consideriamo più... ma è ancora più assurdo rendersi conto che le notizie di questo conflitto neanche ci toccano più , ora viviamo tutti le nostre vite tranquillamente senza sapere cosa stia succedendo ancora li giù!

"Quando tornai dal Libano la prima volta dopo sei settimane la vita procedeva normalmente. Mi tornò in mente che quando ero bambino c’era la guerra e tutto si era fermato. I bambini stavano a casa con le madri in attesa che passasse un aereo a sganciare bombe sopra tutti quanti. Ora nessuno metteva in sospeso la propria vita a quanto pareva, e io facevo più o meno lo stesso"

A parte dirvi che questo libro non può assolutamente mancare nelle vostre librerie, voglio raccontarvi una piccola curiosità: non riuscivo a capire il significato del titolo del libro poi mi sono andata a documentare e ho capito tutto... Il titolo fa infatti riferimento alla "danza" di un soldato, che spara all'impazzata con il suo mitra sotto un poster di Bashir Gemayel.


1 commento

  1. letto. Molto interessante e un argomento che altrimenti sarebbe rimasto sconosciuto ai più

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