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PAROLE TRA I LIBRI #1

Buongiorno readers,
oggi sono mattiniera lo so ma non vedevo l'ora di parlarvi di una fantastica rubrica a cui volevo partecipare anche io e grazie a Ely, Susy, Grazia, Jessica, Chiara e Rosalba sono entrata a far parte di Parole tra i libri, una bellissima Rubrica che troverete sul Blog ogni lunedi del mese in cui ognuna di noi, vi parlerà della citazione scelta.


Ma vediamo un po', come nasce Parole tra i libri? Questa rubrica trae liberamente ispirazione da "Io e te come un romanzo" di Cath Crowley. Nel caso non aveste letto il romanzo in questione (qui la mia recensione)  lascerò che  sia la stessa autrice a parlarvi della Biblioteca delle lettere alla quale la nostra rubrica si ispira:
"La Biblioteca è ciò per cui è famosa la Howling Books, almeno a livello locale. Ogni tanto, sulle guide online della città, la segnalano come una delle cose da vedere assolutamente.
Si trova sul retro, vicino alle scale che conducono al nostro appartamento, separata dal resto della scaffalatura. Dentro ci teniamo copie di libri particolarmente amati: narrativa, saggistica, romanzi rosa e di fantascienza, poesia e atlanti e manuali di cucina. I clienti possono scriverci sopra. Possono cerchiare le parole che amano, evidenziare le frasi. Possono lasciare delle note ai margini, appuntare riflessioni sul significato delle cose. Abbiamo dovuto procurarci più copie di libri di autori come Tom Stoppard e John Green, perché Rosencrantz e Guildenstern sono morti e Colpa delle stelle sono pieni di appunti dei lettori. Si chiama Biblioteca delle lettere perché molte persone non si limitano a scrivere una nota a margine: scrivono lettere intere e le mettono tra le pagine dei libri. Lettere ai poeti, agli ex che non hanno più restituito la loro copia di Alta fedeltà. Per lo più, le persone scrivono a perfetti sconosciuti che amano i loro stessi libri: e qualche perfetto sconosciuto, da chissà dove, risponde."

I blog che mi accompagneranno in questa avventura sono i seguenti:
 

Siete pronti ora per vedere la mia citazione?

Anche se è uscito un anno fa, recentemente mi sono ritrovata a leggere, per partecipare ad un Blogtour, L'amore addosso di Sara Rattaro. Non so sinceramente per quale motivo lo scorso anno abbia completamente snobbato questo libro, ma ora leggendolo, mi sono resa conto di essermi ritrovata tra le mani un piccolo gioiellino. Nel giro di poco infatti mi sono accorta di aver sottolineato moltissime frasi significative e quindi, ora ho deciso di citarvi quella che mi è rimasta particolarmente impressa:

"Esiste un momento preciso nel destino di ognuno di noi in cui una cosa diventa chiara: siamo sempre noi gli unici responsabili delle nostre azioni."

Quante volte avete sentito dire o vi siete detti, è stato il destino? Giustificare un fatto, soprattutto se negativo, indicando il fato come il colpevole dell'accaduto credo che sia capitato un po' a tutti quanti almeno una volta nella vita.... infatti con il destino, si presume in una casualità o nell'impossibilità di impedire un evento in quanto è già successo. Ma veramente crediamo che qualche divinità si metta a giocare come un burattinaio annoiato con i fili della nostra esistenza? 


Personalmente proprio come Giulia, la protagonista dell'Amore Addosso, io credo fortemente che siamo solo noi gli artefici del nostro destino... sono le nostre scelte, le nostre decisioni e i nostri errori a far sì che un qualcosa si realizzi o meno. Siamo solo noi, gli unici responsabili delle nostre azioni
Sicuramente questa è un'argomentazione che porterebbe ad aprire un dibattito molto più ampio e infinitito soprattutto se si è fortemente religiosi e si ha la convinzione che ognuno di noi stia seguendo il proprio piano divino... ma del resto, il fato ha iniziato a prendere vita con la mitologia greca-romana, tempi in cui si credeva che per poter cambiare il proprio destino, bisognava ottenere l'aiuto degli Dei.

"In De Fato, libero arbitrio, praedestinatione et providentia Dei" 

Ci sono anche diversi pensieri filosofici in cui si evince che il fato e il destino in realtà seguono due percorsi completamente diversi tra loro ma se andiamo a vedere, il succo è sempre lo stesso, in entrambi casi, si parla di un finale prestabilito... personalmente però il mio pensiero non cambia... Noi e solo noi, siamo gli unici artefici del nostro destino!


Voi invece cosa ne pensate? Credete nel destino?
Vi aspetto nei commenti.

6 commenti

  1. Innanzitutto benvenuta In parole tra i libri Sonia!
    Non conosco il libro ma di quest'autrice ne ho sentito solo parlare benissimo quindi devo decidermi a cominciarla prima o poi. La citazione è bella anche se non sono tanto daccordo perchè io credo molto del destino. Tuttavia trovo sia giusto che ognuno abbia la propria idea e che in qualsiasi modo si vada avanti si raggiunga i propri obiettivi

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  2. Ciao!
    Mi piacciono i libri di Sara Rattaro, anche se questo mi manca.
    Sono d'accordo con te: secondo me molto di quello che ci accade dipende dalla nostra forza di volontà, da quanto crediamo in determinate scelte, dalla spinta che noi stessi diamo al destino :-)

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  3. concordo in pieno. E ho letto e amato alla follia questo libro, Sara è un'autrice meravigliosa e i suoi libri hanno frasi stupende, come questa

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  4. Un libro con una storia bellissima, forte e anche crudele! E concordo tantissimo con il tuo pensiero!

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  5. Purtroppo non conosco la scrittrice ma io nel destino ci credo. Sarò buffa ma ci credo.

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  6. Benvenuta Sonia! Sono felicissima di curare una rubrica insieme finalmente! <3 L'autrice la conosco solo di fama e non so davvero perchè io ancora non l'abbia mai letta, anzi poi mi consiglieresti da che libro iniziare? ;)

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