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PAGINA 69 #28

Eccomi nuovamente qui,
dopo la recensione di questa mattina di Ti amo già da un po' di Tania Paxia, che consiglio veramente a tutti di leggere, è arrivato il momento di presentare la Pagina dedicati ai nostri Autori Emergenti.

Pagina 69


Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro 

Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti

Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione

Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
MANUALE DI FISICA E DI BUONE MANIERE 
DANIELE GERMANI

Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: David and Matthaus
Prezzo: € 15,90
Pagine: 176
Uscita: 31 Ottobre 2016
"Manuale di fisica e buone maniere" è il racconto di occasioni perdute. Il romanzo descrive il complesso rapporto sentimentale ed emotivo fra due studenti italiani, attingendo dal linguaggio e dalle teorie della fisica, mescolando scienza e letteratura. Lui è un assassino di gatti con problemi relazionali al limite della psicosi; lei è una futura astrofisica di successo segnata da un passato tragico. Entrambi vivono con disagio l'esistenza sul nostro pianeta. A far da cornice alla loro storia, una Londra polverosa e poco accogliente, dove si rifugeranno per scappare dal loro passato.


LUI

All’età di nove anni aveva avvelenato e ucciso il suo gatto. Lo aveva ricevuto in regalo per il compleanno, dopo mesi di insistenza e di rifiuti da parte dei suoi genitori. Si era intestardito sulla necessità di avere quel gatto, ma i suoi erano certi che poi avrebbero dovuto badar loro all’animale.
Qualche giorno prima del suo nono compleanno decise di giocarsi l’ultima carta per convincerli: dichiarò uno sciopero della fame. Non aveva mai chiesto ai suoi genitori nulla di particolare, non gli interessavano giocattoli alla moda o viaggi in lontani parchi divertimento. Le sue richieste erano sempre indirizzate verso volumi che trattavano di chimica e fisica, dai più elementari sino ai più complicati. A nove anni leggeva già i libri di testo che avrebbe ritrovato qualche anno più tardi al liceo.
I genitori, di fronte forse al primo capriccio della vita del figlio, si arresero e il gatto arrivò. Le regole furono però subito chiare: qualora, anche per un solo giorno, non si fosse occupato dell’animale, non gli avesse dato da mangiare, non avesse pulito i suoi escrementi e non gli avesse impedito di causare danni in casa, il gatto sarebbe tornato da dove era venuto. Inoltre, qualsiasi oggetto che l’animale avesse rotto sarebbe stato ripagato con detrazioni dalla sua paghetta.
Lui accettò tutto senza batter ciglio. Il gatto entrò nella sua vita e, dopo due giorni, lo avvelenò. A trovare il cadavere fu il fratello, che entrò nella loro camera e vide una scatola al centro della stanza. Dentro c’era il gatto, già rigido, con gli occhi strabuzzanti, in un lago di vomito. L’assassino era in giardino e leggeva un libro di introduzione alla fisica quantistica, argomento che in quegli anni ancora era considerato più affine alla fantascienza che alla scienza stessa.
Alla notizia della morte del gatto non si scompose, nonostante le urla della madre. Si limitò a tornare indietro di qualche pagina e appuntare qualcosa a margine del capitolo che trattava dell’approccio teorico alla fisica dei quanti. Il suo esperimento sul gatto di Schrödinger era stato un fallimento, sotto tutti i punti di vista. “Al primo tentativo il gatto risulta morto. L’esperimento può considerarsi non riuscito”.
Fece appena in tempo a scrivere questa annotazione sul quadernetto rosso che portava sempre con sé che venne travolto da un ceffone, cadendo a terra insieme al suo prezioso libro. Quello schiaffo, che fu il primo e l’ultimo che ricevette in vita sua, definì per sempre i rapporti tra lui e la sua famiglia: praticamente li estinse.
Era sempre stato un ragazzino silenzioso e appartato, che passava le sue giornate a giocare con leggi della fisica, della chimica e dell’astrofisica, con modellini di automobili e di sistemi solari, comunicando con i genitori il minimo indispensabile. Ma, dopo l’incidente del gatto, diventò un fantasma.
Loro si rassegnarono a questa sua indole solitaria e, se lui li considerava presenze biologiche o poco più, il padre, osservando la mappa del sistema solare che aveva appeso lui stesso nella camera dei figli, lo vedeva come Plutone: lontano, irraggiungibile, perso all’estrema periferia del sistema solare della loro famiglia, in cui i pianeti si muovevano ormai quasi solo per forza d’inerzia.

BIOGRAFIA

Daniele Germani

Daniele Germani nasce a Colleferro, in provincia di Roma, il 25 marzo 1978. Dopo aver lavorato nel settore cinematografico e audiovisivo per molti anni, nel 2008 si trasferisce all’estero, a Barcellona. Dopo quattro anni vissuti in Spagna, inizia a girare l’Europa. Vive a Londra, in Irlanda e poi ancora in Spagna, questa volta a Madrid, dove scrive Manuale di fisica e buone maniere che è il suo romanzo d’esordio. Oggi vive a Genova, è sposato con Marianna e padre di Nikita.



Allora che cosa ve ne sembra?
Se volete potete acquistare il suo libro direttamente dal link qui sotto.

2 commenti

  1. Great post!

    You have a nice blog!

    Would you like to follow each other? (f4f) Please let me know on my blog with a comment! ;oD

    Have a great day!

    xoxo Jacqueline
    www.hokis1981.com

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  2. Ciao.
    Sembra un libro molto interessante, lo aggiungerò alla mia lista :)

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