Buon pomeriggio,
nonostante il lunedì avete visto che splendida giornata c'è oggi? Il cielo è pulitissimo non si vede neanche una nuvola, (almeno qui a Roma) e il Sole inizia finalmente a scaldare...
E visto che vi ho menzionato il cielo oggi vi parlerò di un bellissimo esordio, Il prezzo delle Ali di Palma Gallana.
Il prezzo delle Ali
di Palma Gallana
Editore: La Ruota edizioni
Collana: Nuvole
Collana: Nuvole
Genere: Narrativa
Progetto grafico: Paola Catozza
Immagine di copertina: Stefano Vavassori
Pagine: 110
Progetto grafico: Paola Catozza
Immagine di copertina: Stefano Vavassori
Pagine: 110
Euro: € 10,00 cartaceo
Data di uscita: 8 Marzo 2017
Il riscatto di una donna, Ilaria B., da una storia di "non amore" fatta soprattutto di violenza, tradimenti e bugie. Un percorso di crescita e consapevolezza che la porterà a ribellarsi, ad affrancarsi da quel legame malato e a proteggere se stessa e le sue due figlie. Un racconto di lacrime, forza e di liberazione. In un momento in cui la violenza sulle donne è un tema sempre più ricorrente, un racconto come quello racchiuso ne Il prezzo delle ali può aiutare a far aprire gli occhi e a trovare il coraggio.
Tutto ha un prezzo. Più o meno caro. Quello che ho pagato io è stato molto caro.
Non avrei mai immaginato di ritrovarmi a quarant’anni, io, donna determinata, intransigente, con le idee ben chiare, ad accettare un compromesso così pesante. Eppure, ci si deve trovare in certe situazioni per poter giudicare, lo devo dire al Giudice.
L’udienza è stata fissata e adesso so in che giorno lo dovrò affrontare in tribunale.
E la mia testa gira vorticosamente, i pensieri sfilano sul nastro della memoria che si riavvolge e riproietta maniacalmente immagini, persone, eventi, in un continuo rewind-play.
Ho bisogno di parlare, lo devo dire al Giudice quello che ho passato, glielo devo spiegare bene, ho tutto qui nella testa: date, luoghi, fatti, parole. Dalla prima all’ultima.
Per cinque anni ho cercato di non vedere, di far finta di niente, di dimenticare, ma adesso, per ironia della sorte, nemmeno se mi sforzo riesco a togliermi dalla testa tutto quello che è stato. Non voglio di-menticare, non prima di averlo detto al Giudice, ai testimoni, all’imputato, al mondo! Perché si deve sapere che cos’è il maltrattamento in famiglia, quanto fa male, quanto uccide dentro.
Non avrei mai immaginato di ritrovarmi a quarant’anni, io, donna determinata, intransigente, con le idee ben chiare, ad accettare un compromesso così pesante. Eppure, ci si deve trovare in certe situazioni per poter giudicare, lo devo dire al Giudice.
L’udienza è stata fissata e adesso so in che giorno lo dovrò affrontare in tribunale.
E la mia testa gira vorticosamente, i pensieri sfilano sul nastro della memoria che si riavvolge e riproietta maniacalmente immagini, persone, eventi, in un continuo rewind-play.
Ho bisogno di parlare, lo devo dire al Giudice quello che ho passato, glielo devo spiegare bene, ho tutto qui nella testa: date, luoghi, fatti, parole. Dalla prima all’ultima.
Per cinque anni ho cercato di non vedere, di far finta di niente, di dimenticare, ma adesso, per ironia della sorte, nemmeno se mi sforzo riesco a togliermi dalla testa tutto quello che è stato. Non voglio di-menticare, non prima di averlo detto al Giudice, ai testimoni, all’imputato, al mondo! Perché si deve sapere che cos’è il maltrattamento in famiglia, quanto fa male, quanto uccide dentro.
L'AUTRICE

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